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Pioli: “Baggio alla Juve, vedevo gli ultrà incendiare i cassonetti”

Pioli: “Baggio alla Juve, vedevo gli ultrà incendiare i cassonetti”

Mercoledì 26 maggio su Netflix uscirà il film "Il Divin Codino"

Redazione VN

Il Corriere dello Sport ha intervistato l'ex viola Stefano Pioli su Roberto Baggio. Mercoledì 26 maggio su Netflix uscirà il film "Il Divin Codino". Riportiamo alcuni passaggi.

Per l'attuale tecnico del Milan, nell'ultima stagione che giocò a Firenze (1989-90), Baggio valeva Platini, Boniek, Tardeli, Rossi, Maradona, Van Basten, Zico. "Faceva tutto: gol, assist, tiri da lontano, giocate in area, dribbling, lanci lunghi e non c'era verso di togliergli la palla dai piedi. In quel momento della sua vita era spinto da una città intera, percepiva 'amore infinito che lo circondava, era entrato in sintonia con centinaia di migliaia di persone e questo lo caricava, si sentiva forte, ne traeva energie inesauribili". 

Stefano Pioli ricorda anche i giorni del passaggio di Baggio dalla Fiorentina alla Juventus: "Ero in clinica a Villa Donatello, a metà strada tra la sede della Fiorentina e la villa dei Pontello. Io ero lì e dalla finestra vedevo gli ultrà che passavano da un posto all'altro incendiando i cassonetti e mettendo a ferro e fuoco la città. Ero un po' preoccupato: mai visto una cosa del genere".

Pioli parla anche della partita tra Fiorentina e Juventus del 1991, quella in cui Baggio si rifiutò di calciare il rigore: "Era una sfida complicata per lui, un'esplosione di emozioni. Non era semplice, anche se prima della gara si sforzava di essere normale, aveva scherzato, aveva salutato tutti, poi però qualcosa dentro doveva essere scoppiato. Quel rigore rifiutato fu molto apprezzato dai tifosi viola, un po' meno da quelli della Juventus ovviamente, ma fu una scelta d'emozione". 

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