Rossi è un fenomeno, riesce a inventare dei colpi incredibili ma dal punto di vista psicologico è ancora un po’ bloccato. Niente di strano. Una certa paura è normale. Giuseppe deve convivere con un ginocchio che ha subito due operazioni oltre all’ultima lesione al legamento collaterale. Per lui sarebbe ideale giocare solo una partita a settimana. Edoardo Macià, una delle anime di questa ambiziosa Fiorentina, sa leggere in ogni sospiro di Pepito. Gestire Rossi non è un’idea ma una necessità. Il doppio intervento al crociato (più la sollecitazione sempre al crociato del gennaio scorso dopo il brutto fallo di Rinaudo) ha reso il ginocchio destro vulnerabile. Una certa lassità è praticamente cronica. Niente che impedisca a Pepito di incantare, di realizzare gol a raffica e di sognare la Champions League con la maglia viola e il prossimo Europeo con la Nazionale. Il problema, però, è gestire il ginocchio del campione del New Jersey. La Fiorentina ha già chiaro cosa bisogna e non bisogna fare. Un esempio? Montella sfidando la protesta dei tifosi, arrivati in gran numero nel ritiro di Moena, ha scelto di non far giocare a Rossi neppure un minuto delle prime tre amichevoli estive. Nella prima fase della preparazione l’attaccante ha lavorato soprattutto sul potenziamento muscolare con degli esercizi specifici inventati da Maurizio Fagorzi, uno dei fisioterapisti viola. I sostenitori viola si sono dovuti così accontentare di vedere in azione il loro pupillo nelle partitelle in famiglia (dove Montella aveva ordinato ai difensori di evitare ogni contatto con Pepito) e mentre veniva torturato da cinghie elastiche utili per potenziare muscoli e legamenti del ginocchio destro.
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Piano speciale per tutelare Rossi
L’articolo di Luca Calamai su La Gazzetta dello Sport
Il mago è tornato
Oggi Rossi dal punto di vista fisico è abile e arruolato. E quanto sia «abile» lo ha dimostrato con le due magie inventate contro Palmeiras e Malaga. Gol frutto di carezze del suo piede sinistro che lo hanno riportato ai tempi del Villarreal quando molti tecnici e giornalisti spagnoli lo paragonavano a Leo Messi. Poesia allo stato puro. Ma la necessità di non abbassare la guardia sul ginocchio malconcio continua a essere nei pensieri di tutto il pianeta Fiorentina. Rossi deve imparare a convivere con il suo problema. Ci deve lavorare ogni giorno. Con ghiaccio, con terapie anti-infiammatorie, con esercizi specifici. Esattamente come ha fatto per anni Robi Baggio con il suo fisioterapista di fiducia Antonio Pagni. E, proprio pensando al Codino, la società viola ha arruolato il fisioterapista australiano Luke Buongiorno, con un contratto di consulenza. Buongiorno verrà ciclicamente a Firenze per fare insieme al suo pupillo una specie di «tagliando» al ginocchio destro. L’obiettivo è far sì che l’attaccante viola scenda sempre in campo in condizioni fisiche ottimali.
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