Il servizio di vigilanza all’ingresso del centro sportivo dove l’Argentina si sarebbe allenata non l’ha riconosciuto. German Pezzella - scrive La Nazione - per entrare ha dovuto mostrare la carta d’identità alla security. Capita se sei alla prima convocazione con la albiceleste. In Italia, però, Pezzella hanno iniziato a conoscerlo già da inizio campionato. Il difensore centrale ex Betis si è rivelato una piacevole realtà e un ottimo innesto per surrogare la partenza di Gonzalo Rodriguez, non uno qualsiasi da queste parti.
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Pezzella senza fronzoli. Coppia sicura con Astori
Pezzella sempre più convincente. E pensare che in nazionale il servizio di vigilanza non l'aveva riconosciuto
Pezzella pattuglia la zona centrale con attenzione ed eleganza, senza fronzoli, badando al sodo. Sadiq non è Belotti anche per forza fisica. E proprio per questo abituato a vivere sul filo del fuorigioco, ma anche tornando a metà campo per scambiare con i compagni. Aspetto del gioco che non mette mai in difficoltà l’argentino. I piedi educati gli consentono anche di impostare l’azione in ripartenza. Qualità apprezzabile per un difensore moderno. E Pezzella lo è. Il duello con Sadiq diventa a tratti ruvido e anche quando bisogna entrare con decisione, Pezzella abbandona il fioretto e sfodera la sciabola per disinnescare situazioni pericolose. Si muove in sincro con Astori, segno evidente che l’intesa è già ottimale. Se potesse Pioli li clonerebbe, con buona pace di Vitor Hugo, meteora di San Siro, e del giovane Milenkovic, che dovrà solo crescere con calma e aspettare il suo turno.
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