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Pericolo giallo sulla partita dell’anno

Difesa e Jo Jo: un cartellino e niente Milan

Redazione VN

La pistola dei cartellini gialli è un’arma nelle mani dell’arbitro Orsato. Guai, dunque, a dargli l’occasione di poterla puntare contro un bel pacchetto di giocatori viola. Sì, perché di mezzo c’è il Milan, la super-sfida di domenica prossima, che in cinque cominceranno a giocarla già oggi, nel deserto dello stadio Is Arenas. Sono i diffidati della Fiorentina, appunto cinque, a temere di più il confronto diretto con l’arbitro del match con il Cagliari. Pena, in caso di falli gravi o inutili, e di parolone o braccia alzate a indicare ‘quel paese’, la rinuncia (forzosa, ovvero per squalifica) a quello che per la squadra di Montella sarà il vero crocevia della stagione. Appunto lo scontro diretto con il Milan.

Tomovic, Gonzalo, Savic, Pasqual e Jovetic: questo l’elenco preciso e preoccupante, di quei giocatori che oggi contro il Cagliari dovranno tenere l’istinto sotto controllo e magari presentarsi in campo con un cerotto sulla bocca. E poco importa se tutti o magari soltanto qualcuno inizierà la gara fra i titolari. L’importante per il blocco dei difensori e l’attaccante montenegrino sarà evitare provocazioni, trappole o congiure che potrebbero sfociare in quel maledetto cartellino giallo che significherebbe dare l’addio al Milan.

Tutto, questa l’ultima raccomandazione fatta da Montella a capitan Pasqual e compagnia, dipenderà infatti dall’atteggiamento che i giocatori viola terranno nell’arco dei 90 minuti. Salvo, ovviamente, confidare dell’assoluta buonafede di Orsato che secondo le regole non scritte del calcio non dovrà solo immaginare che per i cinque diffidati viola, Fiorentina-Milan inizia addirittura oggi in Sardegna.

Piccola curiosità. Di sicuro ieri Borja Valero un brivido lungo la schiena l’avrà provato, eccome, quando la trasferta di Cagliari è stata a forte rischio rinvio. Se la partita fosse scalata di appena 10 giorni, infatti, per lui squalifica sa scontare all’Is Arenas sarebbe slittata proprio al big-match contro i rossoneri. Una beffa, terribile, dopo la mossa studiata e ristudiata con il Chievo, per beccarsi il giallo, subire lo stop del giudice sportivo e presentarsi bello fresco all’appuntamento con Balotelli e amici.

La Nazione