Chissà cosa avrà pensato Joshua Perez a 15’ dalla fine della sfida contro l’Inter, quando si è visto chiamare da Sousa ed ha annusato l’aria del calcio dei grandi per la prima volta. Gli sarà certamente passata davanti la sua vita, 18 anni a giro per il mondo tra El Salvador (Paese d’origine), gli Usa (dov’è nato e ha dato i primi calci al pallone nel Chivas Academy) e l’Italia, dove solo fino a pochi giorni fa sudava in Primavera. E dire - scrive La Nazione - che il destino del classe ’98 sarebbe potuto essere diverso, visto che prima della Fiorentina (che lo ha messo sotto contratto a 15 anni grazie all’intuizione dello scouting viola, ma ha potuto averlo a disposizione due anni e mezzo dopo per questioni Fifa) anche Milan e PSV avevano preso informazioni sull’esterno, che poi però – convinto dallo zio Hugo, ex nazionale Usa – ha scelto Firenze.
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Perez, la stellina americana. E la sveglia suona sempre alle 5,30
Ogni mattina all'alba va a correre. Suo zio era un nazionale
La vita di Perez a Firenze non è fatta solo di pallone: chi lo conosce descrive il ragazzo come un professionista vero, un «maniaco» della forma fisica e mentale. Pochi sanno che Josh è abituato ad alzarsi quasi tutte le mattine attorno alle 5,30 per andare a correre nei pressi del «Franchi» ed in più, dopo la colazione, dedica parte della mattinata a fare corsi della scuola americana via internet.
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