Vi proponiamo un estratto dell'editoriale di Nicola Occhipinti su La Gazzetta dello Sport: "Siamo tutti neri. Tutti omosessuali, minatori e immigrati. Quando vogliamo fare sentire la nostra solidarietà a qualcuno, identificarci con lui, o perlomeno tentare di farlo con sincerità, è il gesto più forte che possiamo mettere in campo. Allora, per una volta sentiamoci anche un po’ figli di puttana. Ieri a Firenze l’allenatore dell'Atalanta Gian Piero Gasperini è stato reiteratamente insultato dai tifosi viola, che per una buona parte della partita di Coppa Italia contro l’Atalanta gli hanno dedicato una canzone dal ritornello sempre uguale. Perché offendere la mamma dell’allenatore avversario attribuendole una professione infamante deve essere meno odioso che offendere un giocatore africano facendogli buu? Una battaglia contro le offese pesanti, con le opportune distinzioni e sanzioni, darebbe anche alla lotta al razzismo un contesto migliore per essere efficace. In tempi di eccessi di atteggiamenti e parole politically correct che ogni tanto ci fanno perdere di vista il senso di quello che vorrebbero tutelare, a questa battaglia di civiltà non vorremmo rinunciare".
Viola News
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“Perché offendere la mamma dell’allenatore avversario deve essere meno odioso dei buu?”
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