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Per Toni l’abbraccio di Andrea

Fiorentina regina dell’estate: diciotto acquisti. E bilancio in attivo

Redazione VN

Probabilmente sarà lo stesso Andrea Della Valle a presentarlo alla stampa. Il patron, l'uomo che più di ogni altro lo ha voluto di nuovo a Firenze, la prossima settimana tornerà in città proprio per sedersi accanto al suo pupillo Luca Toni. I due intanto ieri ai campini si sono salutati e abbracciati, tra sorrisi e qualche amarcord nel ricordo dei vecchi tempi.

Il primo giorno di Toni, colloquio con Adv a parte, è stato dedicato alle visite mediche. Camicia blu, jeans e riccioli come sempre ingelatinati, già prima delle 10 infatti il bomber di Pavullo si è presentato alla clinica Fanfani per i classici test attitudinali. Poco prima dell'ora di pranzo, mentre il resto della squadra aveva concluso l'allenamento, Luca (non convocato per Napoli) è arrivato al nuovo Centro Sportivo viola: per lui, abituato ai vecchi pullmini e a farsi la doccia all'interno del Franchi, è stata una piacevole scoperta. Dopo un pranzo leggero, sempre all'interno del Centro, Luca ha anche chiacchierato coi nuovi compagni (della sua vecchia Fiorentina ha ritrovato solo Pasqual e Lupatelli), oltre che con Adv e Montella.

Dalla prossima settimana, sfruttando la sosta, l'attaccante lavorerà a parte per recuperare condizione fisica (è svincolato dalla primavera scorsa), mentre venerdì ri-esordirà in viola proprio contro la sua ex squadra, l'Al Nasr di Zenga: «È iniziata una nuova avventura, sono contentissimo e carico — ha scritto su Facebook — aiuterò la Viola coi gol e l'esperienza» .

Toni-gol comunque è solo uno (l'ultimo) dei diciotto acquisti viola di questa estate. Pradè, Macia e Montella infatti hanno voluto e ottenuto una rivoluzione totale: via chi non aveva più motivazioni e dentro gente di talento e carattere, per ridare fiducia ad un ambiente depresso. E dire che l'inizio era stato balbettante: dopo l'ingaggio del semisconosciuto Hegazy infatti, i tifosi hanno dovuto aspettare per vedere arrivare gli altri, eccezion fatta per Roncaglia, El Hamdaoui e Lupatelli. A Moena, nella prima settimana Montella si trovò costretto ad allenare i ragazzini, mentre la società non riusciva a chiudere per Viviano e Della Rocca. Ad inizio agosto invece, la Fiorentina ha ingranato la quinta, forse anche per l'input di Adv, che nel frattempo, sempre in montagna, aveva blindato Jo-Jo: in pochi giorni allora ecco Viviano, Mati Fernandez, Cuadrado e le sorprese spagnole Borja Valero e Rodriguez e pazienza se nel frattempo Behrami e Gamberini avevano salutato la comitiva. Firenze infatti stava cominciando a rialzare la testa, salvo poi addirittura esultare all'annuncio del «Principino» Aquilani e del «Professore» Pizarro: l'ultimo giorno di mercato infine, anticipato dal grottesco caso Berbatov, ha fatto il resto. Montella infatti voleva un esterno in più (Llama) e un mediano (Migliaccio), più chiaramente difensori (Tomovic e Savic) che potessero almeno in parte coprire il buco creato dalla partenza di Nastasic.

E a proposito di cessioni, anche da questo punto di vista la Fiorentina merita un elogio. In un paio di mesi di lavoro infatti, il club è riuscito nel ripulisti che Corvino aveva fallito: via tutti i giocatori a scadenza, via Vargas e via pure Lazzari, mai decisivo e troppo spesso al centro di qualche notte brava. Un taglio col passato che ha portato nelle casse viola qualcosa come 31,5 milioni di euro, a cui devono essere aggiunti gli 11 milioni del gennaio scorso (il bilancio viola infatti si chiude alla fine di ogni anno solare) frutto degli addii di Gila e del Tanque. Gli acquisti invece sono costati 22,3 milioni, il saldo dunque (+9,2 milioni) lascia un tesoretto da investire magari già a gennaio: forse anche per questo, tutti gli esperti (compreso Montella) hanno promosso a pieni voti il mercato viola. Uno dei migliori in assoluto.

Leonardo Bardazzi - Corriere Fiorentino