Questa mattina Giuseppe Calabrese su La Repubblica ricorda che nelle parole di Paulo Sousa c’è una grande verità: «È sempre stato il gruppo a trascinare i singoli e mai viceversa». Appunto. Squadra senza leader. E con poca personalità individuale. Si spiega anche così (o forse soprattutto così) la flessione che ha ucciso le ambizioni della Fiorentina. Un crollo collettivo dovuto all’assenza di punti di riferimento dentro lo spogliatoio.
gazzanet
Per La Repubblica adesso Fiorentina “Senza alibi”
Prova decisiva per i viola che avranno il supporto dei tifosi che accorreranno in trentamila allo stadio
Ma, continua Calabrese, ci sono i gruppetti. Quello degli spagnoli (con annessi sudamericani) e quello degli slavi. Non c’è altro dentro la Fiorentina. E nessuno lì ha un atteggiamento da leader. Tutto si esaurisce nei novanta minuti della partita. Prima e dopo si pensa ad altro.
Oggi però Firenze si aspetta di vedere una squadra con la bava alla bocca, stremata per aver corso troppo, arrabbiata e capace di rincorrere tutti i palloni. ... Contro la Juve la Fiorentina deve trasformarsi in qualcos’altro. (...) Ci sarà il Franchi pieno e ci sarà anche una coreografia speciale. Come ai vecchi tempi. La città sta con la squadra, ed è pronta a fare la sua parte. Ma il patto si regge su un equilibrio precario e saranno i giocatori a determinare quello che può succedere dopo.
...
Stasera la Fiorentina ha l’occasione per rifarsi. Novanta minuti che probabilmente non cambieranno il campionato, ma che possono ricucire alcuni strappi. E, soprattutto, cementare ancora di più il rapporto tra squadra e città. Oppure metterlo in crisi definitivamente. Dipende dai giocatori, stavolta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA