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Pasqual, il superstite diventato capitano

Il superstite è diventato capitano, ha il numero 23, di buon augurio, e ha intorno una Fiorentina di spagnoli, argentini, brasiliani, Rappresentati anche il Montenegro e la Colombia. L’errore di …

Redazione VN

Il superstite è diventato capitano, ha il numero 23, di buon augurio, e ha intorno una Fiorentina di spagnoli, argentini, brasiliani, Rappresentati anche il Montenegro e la Colombia. L’errore di stampa, chiamiamolo così per puro divertimento, è un fiesolano. Il nuovo capitano è Manuel Pasqual, nato a San Donà di Piave e arrivato sull’Arno nel 2005 in una Fiorentina che aveva avuto Graffiedi, Camorani, Helguera, Piangerelli, Delli Carri, Scaglia. Veniva dall’Arezzo, con ottime referenze.

A diciassette anni era nel Derthona tra i dilettanti, poi al Pordenone, terza tappa il Treviso, ma lì non ebbe fortuna, due partite appena. Si riscattò nell’Arezzo con settantasette presenze e due gol. E ora in viola, dove ha giocato più di duecento partite, verrebbe da definirlo un veterano. Due le presenze in nazionale. In questa Fiorentina per così dire internazionale, e che in questo, ma non solo, suscita molto interesse, molta

curiosità, molte battute, Pasqual è per così dire un punto fermo. Oddio. è vero che come difensore sinistro di scorta è arrivato l’argentino Llama, ma una cosa è la scorta e un’altra è giocare da titolare. Il supertite diventato capitano è uno di quei giocatori dei quali, in genere, si parla poco, e in termini sempre quieti. Segno buono in un calcio quasi sempre strillato ed esaspertato.

Giampiero Masieri - La Nazione