Tutti felici per Mario. Ed è giusto così. Ormai il tedesco lo guardiamo tutti con occhi diversi, come fosse uno di famiglia alle prese con problemi più grandi di lui. Poi lo vedi segnare due gol e allora, oltre a festeggiare la vittoria in Coppa Italia contro l’Atalanta (3-1) e il passaggio del turno, lo abbracci idealmente, perché lui stavolta tira giù una doppietta, regalando un po’ di se stesso a tutti quelli che, e sono tanti, non lo hanno mollato mai.
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Partita a basso regime ma com’è importante aver ritrovato Gomez
Tutti felici per Mario. L’incipit dell’articolo di Benedetto Ferrara sull’attaccante tedesco
È evidente che questa era una partita a bassa intensità, per di più contro le seconde linee di una Atalanta a cui questa Coppa Italia interessava zero e forse anche meno. Ma questo adesso è un dettaglio. È il recupero mentale di un ex uomo gol che ci interessa, il suo ritorno a un equilibrio e a una leggerezza che lo strappi via dalle paranoie dell’attaccante maledetto, quello che gli va sempre tutto storto: pali, traverse, rimpalli, errori da mettersi a piangere, rigori tirati con la gamba molle. Nessuno può dire quanto valga questa doppietta (non segnava al Franchi da 10 mesi) che porta il tedesco a quota tre (reti stagionali), ma immaginiamo che nella sua testa si sblocchi qualcosa e magari possa finalmente accadere quello che tutti vorremmo vedere da un pezzo, quel lampo che lo faccia scattare nel suo passato per regalarci un bomber letale, uno che, in area, non conosce la parola pietà. Già domenica prossima Gomez e la Fiorentina saranno chiamati a una partita decisamente diversa da questa. Un vero centravanti potrebbe fare davvero la differenza.
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