L'uragano è passato, almeno dal punto di vista dei comunicati ufficiali. Tutto fatto, tutto concluso: Vlahovic saluta Firenze, che al contempo applaude e accoglie Arthur Cabral. Come scrive Repubblica, ora la parola passa al campo: toccherà infatti a Vincenzo Italiano lavorare al meglio per modellare la rosa fino a fine stagione. A Cagliari, con l'assenza di Vlahovic obbligata, dalla gara con la Lazio la svolta sarà definitiva. Il tecnico sta già lavorando per costruire un attacco di qualità anche senza il capocannoniere della Serie A: il feeling con il serbo era totale anche nell'interpretazione del 4-3-3, ma il mercato ha dato le giuste garanzie. Cabral ha infatti segnato in tutte le competizioni giocate con il Basilea, Europa compresa: certo, non sarà facile raccogliere l'eredità pesante, ma le sue caratteristiche sono simili a quelle del predecessore. Il brasiliano ha un gran fisico, regge l'uno contro uno, ha un bel tiro anche da fuori e sente la porta. Gli servirà un periodo di ambientamento, ma atleticamente è pronto e da subito in condizione.
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Parola a Italiano: Piatek-Cabral per il dopo Vlahovic, ma non insieme
Dopo il ciclone Vlahovic, toccherà ora a Italiano plasmare al meglio l'attacco viola: da Cabral a Piatek ci sono più soluzioni
Con la Lazio, però, conoscendo Italiano, potrebbe toccare ancora a Piatek. Il polacco ha già segnato in Coppa Italia e le sue qualità sono diverse dal compagno d'attacco: attacca bene la profondità, è forte in area e staziona in zona offensiva, è un finalizzatore. Poi, la riflessione si sposta sulle possibilità di giocare con il doppio attaccante. Ad oggi non è nei pensieri e nelle possibilità della Fiorentina, ma resta una soluzione in corso d'opera qualora le partite dovessero mettersi male: il tandem Piatek-Cabral potrebbe anche funzionare.
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