Il ginocchio di Gomez, la spalla di Cuadrado, il rosso di Pizarro. Giornataccia, per la Fiorentina, con la sfortuna che l’abbraccia stretta, un arbitro che non le vuole un granché bene e la testa di Pinilla che fa uno a uno. Che partita strana, quella con il Cagliari, squadra tostissima, sempre corta, chiusa, attenta e capace di far male nel giro di pochi passaggi. Ma se le due reti, prima quella di Borja Valero e poi quella del pareggio, aggiungono un po’ di emozione a una partita non esattamente bella, De Marco innervosisce il tutto non concedendo un rigore a Rossi e mandando fuori Pizarro per qualche parola di troppo. Una cosa che alla fine brucia i nervi del flemmatico Montella, che già deve fare i conti con il ko del tedesco.
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Pareggio e Gomez ko, la domenica storta della Fiorentina
L’articolo di Benedetto Ferrara su La Repubblica
Ma il tecnico della Fiorentina oltrepassa il caso rigore (non lo fa invece Andrea Della Valle, che dice «era netto, anche De Marco se ne accorgerà rivedendo la tv»)e punta il dito sulle strane reazioni degli arbitri davanti ai vari vaffa dei giocatori. «Abbiamo da poco fatto una riunione. Si parla di tolleranza zero. Io dico: ok, allora però che valga per tutti, se manca uniformità di giudizio allora tutto perde di credibilità». Una tensione che dura dalla fine della scorsa stagione, da quando Siena-Milan (la partita che aveva portato i rossoneri in Champions) aveva infilato nel cuore dello stesso Pizarro la decisione di mollare tutto. Poi il ritorno e il nuovo inizio. Ma evidentemente le ferite non si sono chiuse.
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