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Papa Francesco telefona a Neto ma…

L’incipit dell’articolo di Benedetto Ferrara

Redazione VN

Qualcuno sostiene che Papa Francesco abbia chiamato Norberto Neto dopo la partita col Parma. Una telefonata di incoraggiamento, insomma. Il Santo Padre avrebbe detto al portiere che tutto andrà bene e che comunque, a essere precisini, di segni della croce ne basterebbero solo due: uno a inizio partita e uno alla fine. Farselo tre volte a cross, insomma, alla fine potrebbe essere controproducente. La telefonata ha rincuorato il giovane Norberto, che in Ucraina, dopo aver perso dalle mani quel pallone (lui si stava segnando, appunto, e gli altri stavano per segnare), si è ricordato delle parole del Papa e ha giocato una bella partita. Come tutti i suoi compagni, soprattutto il guerriero Ambrosini, che a fine gara ha festeggiato facendo squillare il telefono di Galliani e urlando “Dniepropetrovsk”. Quando l’ad del Milan ha risposto “Eh?”, tutto lo spogliatoio si è lasciato andare in un corale “Pop@a”. Le solite goliardate. Il nuovo inno del Milan finalmente rivaluta un cantante scomparso e purtroppo semi dimenticato. Giusto quindi rendere omaggio a Rocky Roberts e alla sua “Stasera mi butto”. A Balotelli piace un botto, e chissà perché. A proposito: ha scatenato molte polemiche la convocazione dell’attaccante del Milan in nazionale. Molti si sono chiesti come funzioni il codice etico, e soprattutto per chi. Prandelli ha spiegato che comunque Balotelli ha pagato e la vicenda si è chiusa con un brindisi e con il premio fair play consegnato direttamente dal ct a Vito Crimi.

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