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Palle inattive, la Fiorentina primeggia

Il principio è lo stesso che sta alla base delle «magie» degli illusionisti: spostare l’attenzione. E come per gli illusionisti, servono allenamento, pratica, movimenti sincronizzati. Così le cosiddette «palle inattive», …

Redazione VN

Il principio è lo stesso che sta alla base delle «magie» degli illusionisti: spostare l'attenzione. E come per gli illusionisti, servono allenamento, pratica, movimenti sincronizzati. Così le cosiddette «palle inattive», e in particolare i calci d'angolo, sono diventati l'arma in più. «Un attaccante da 15 reti», per citare il titolo di un libro di Gianni Vio, lo specialista di Montella alla Fiorentina, il club che finora in campionato ha raccolto di più dai calci da fermo. Ma non l'unico. La percentuale dei gol realizzati «da fermo» si attesta sul trenta per cento del totale (il 30,4%): soltanto nel 2008-09 si registra un dato migliore negli ultimi cinque anni. Limitandosi alle reti da corner e loro sviluppo, il dato complessivo è di 48 reti su 433 finora in campionato, l'11%, solo leggermente inferiore a quello dell'anno passato ma ribadisce il fatto che il trend è in crescita nelle ultime stagioni.

Prove e tecnica

L'ultimo esempio è dell'Inter, quel destro al volo che Guarin ha definito «un gol di Strama», perché frutto di uno schema provato e riprovato in allenamento da Stramaccioni, un tecnico che dedica parecchio tempo alla preparazione delle palle inattive. E analizzando lo schema si evidenzia appunto l'importanza di «spostare l'attenzione». Quattro uomini si sistemano sul primo palo, altri tre appena fuori area vicino a chi batte il corner: ci si aspetta che il pallone finisca ai saltatori appostati, e invece da lontano arriva Guarin, il cui inserimento è visto in fatale ritardo da Cavani e Maggio. Poi, certo, serve il piede di Cassano per disegnare una parabola perfetta e la tecnica di Fredy per tenere il pallone basso sul tiro, ma la pratica serve proprio ad affinare certi particolari.

Non solo giganti

Lo schema classico da calcio d'angolo prevede un cross che cada nello spazio tra i due pali della porta, soprattutto se una squadra ha dei forti colpitori di testa. Ma quando ci si trova di fronte una contraerea altrettanto efficace, servono percorsi alternativi, magari proprio per aiutare i propri saltatori. Prendiamo la Fiorentina: Toni attira gli avversari, Gonzalo Rodriguez e Savic vanno a prendersi il pallone (già autori di 6 gol), ma anche Aquilani o Jovetic, che proprio dei giganti non sono. La Fiorentina ha segnato già 13 gol su palla inattiva, sfruttando una serie di schemi collaudati e disegnati da Vio. E l'eredità di Montella si vede anche a Catania (5 gol su corner, 13 da fermo).

Blocchi

Altra squadra particolarmente efficace è la Juventus: che può sfruttare i suoi specialisti d'area (Chiellini, Bonucci, Vidal) ma anche le idee di Conte. Spesso Vucinic arriva sul primo palo e tocca indietro per il movimento di Marchisio, oppure i blocchi che liberano un uomo al limite dell'area per la conclusione. Insomma, il trucco c'è, ma non si vede.

La Gazzetta dello Sport