Nel 1977 non si poteva (in teoria) ancora scommettere sulle partite di calcio, ma se ci fossero stata la possibilità di farlo un gol di Andrea Orlandini in tuffo di testa sarebbe stato pagato a cifre astronomiche. E invece nella Bologna sommersa dalla neve (partita a rischio fino all'ultimo, ma alla fine si giocò) andò proprio così: a due minuti dalla fine il ragazzo di San Frediano, per tutti «Birillo», con una rete spettacolare regalò il successo nel più povero derby dell'Appenino della storia. Tre punti la Fiorentina, quattro il Bologna dopo otto partite, ultimo e penultimo posto, una roba da stringere il cuore, la salvezza quasi un miraggio. E infatti la partita fu orrenda, in perfetta sintonia con la crisi delle due squadre, ma poi ci fu quel lampo improvviso a scaldare i cuori viola e ad amareggiare quelli rossoblu. Finì con i sostenitori del Bologna che presero a pallate di neve Bellugi e compagni, mentre i due allenatori Carletto Mazzone e Bruno Pesaola, il tecnico del secondo scudetto viola, si presentarono esausti in sala stampa, quasi incapaci di rispondere alle domande.
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Palle di neve. E il miracolo di Orlandini
Nel 1977 non si poteva (in teoria) ancora scommettere sulle partite di calcio, ma se ci fossero stata la possibilità di farlo un gol di Andrea Orlandini in tuffo di …
David Guetta - Corriere Fiorentino
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