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Orrico: “La Fiorentina e la marmellata, vi spiego. Qualcosa non mi convince”

Riccardo Galli de La Nazione ha approfondito il pensiero di Orrico sulla Fiorentina

Redazione VN

Pronto, Corrado Orrico? Chiamo da Firenze...

«Scommetto che vuole parlare della marmellata».

Ovvio. Scusi, ma che storia è questa? La Fiorentina, la marmellata, il non gioco...

«Ascolti. La mia è una metafora. E gliela confermo all’istante: questa Fiorentina mi ricorda una marmellata, ovvero un qualcosa di poco consistente».

Cioè?

«Vedo una squadra che manca di coordinazione all’interno dei reparti. C’è qualcosa che non mi convince. Al limite potrei essere d’accordo sul fatto che quello viola è un gruppo anche forte, ma a me sembra che tutti i giocatori recitino a soggetto, senza coesione».

Torniamo alla marmellata: secondo lei, la Fiorentina che vince 4 partite su 5, è una confettura da non consumare e da buttare via. Per favore...

«Bravo. Questo a causa dei tempi televisivi, l’altra sera, non l’ho potuto aggiungere. Ma volevo farlo. La Fiorentina, adesso, in queste settimane, mi sembra poco consistente, ma sono altrettanto convinto che si tratti di una marmellata di pregio. Un vasetto da custodire nella dispensa delle cose buone».

Via, un mezzo passo indietro l’ha fatto, ora tocca a Sousa ridosare gli zuccheri, mischiarli bene e farle cambiare idea?

«Esatto. Sarà questo il compito del mio collega allenatore. Vedremo se riuscirà a trasformare quello che ha a disposizione in qualcosa di molto più consistente».

Sia sincero, Orrico, non le sembra di essere stato troppo ironico-cattivo con una Fiorentina seconda in classifica?

«Primo, fa bene a sottolineare che nel mio giudizio c’era e c’è anche tanta ironia. E’ impensabile parlare di calcio oggi, senza essere ironici».

Secondo?

«Guardi, io ho ammirato la Fiorentina di Montella. Ho ancora negli occhi le partite di quella squadra. Con Montella i viola hanno giocato il calcio più bello d’Italia».