Dice Diego Della Valle: «Questa Fiorentina è un gruppo unito fatto di ragazzi che giocano per la maglia». Sintesi perfetta. Perché al di là del gol da urlo di Diamanti, dell’ottima impressione che ha fatto Salah, dell’evidente Pek dipendenza e dei tre punti acchiappati a pochi passi dai titoli di coda, ciò che la Fiorentina ha dimostrato con questa vittoria sull’Atalanta (3-2) è proprio la testardaggine di chi crede in se stesso e lotta fino in fondo con la testa sgombra da brutti pensieri e strane paure. Questa squadra è un bel collettivo e l’atmosfera è quella giusta: impegno, fatica, orgoglio. Perché a volte funziona proprio così: tu togli dallo spogliatoio uno dei giocatori sulla carta più forti e quel gruppo, se è sano, farà di tutto per dimostrarti che niente è cambiato. Anzi, se proprio dobbiamo essere precisi, che rispetto a prima è stato fatto anche un piccolo passo avanti.
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Come appoggio alla prima punta Diamanti più utile di Cuadrado. Le riflessioni di Ferrara su Repubblica
Non vogliamo certo sminuire il valore tecnico di un giocatore come Cuadrado, ma come appoggio alla prima punta di sicuro Diamanti è più utile, al di là di quella rete strepitosa che ci fa riscoprire il lato più romantico del calcio, quello del virtuoso che manda fuori tempo una difesa intera per portare in fondo la sua missione che vale una standing ovation.
La sensazione è che questa Fiorentina sia tornata a giocare con una leggerezza interiore che può fare davvero la differenza. Come se a un certo punto tutti si fossero guardati negli occhi per stringere un patto, quello che serve per provare davvero a tirare fuori qualcosa di importante da questa stagione. Fuori dalle polemiche, dalle fibrillazioni, lontano dalle voci sul futuro di questo e di quello e dalle ansie da prestazione.
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