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Ora Viviano può abbracciare la Fiesole

Problemi risolti anche per Aquilani

Redazione VN

Montella ha tutto già in testa. La formazione di questo pomeriggio l’ha decisa da giorni. Qualche dubbio dovuto solo e soltanto alle condizioni di alcuni acciaccati. Viviano e Aquilani su tutti. Problemi risolti, almeno sembra. Tanto che gli ultimi allenamenti li hanno effettuati regolarmente e ora dopo ora è cresciuto l’ottimismo anche da parte dello staff medico. C’è il via libera per schierarli dal primo minuto in campo e probabilmente sarà così. Anche se Montella fino all’ultimo vorrà valutare tutto, senza correre inutili rischi. Anche perché, quella contro l’Udinese e’sicuramente una gara importantissima ma anche i bianconeri hanno molte defezioni e la testa soprattutto al ritorno dei preliminari di Champions che si giocheranno martedì prossimo.

Viviano ci sarà (la sua alternativa è Neto, con Lupatelli relegato al ruolo di terzo portiere), la difesa a tre del 3-5-2 è già decisa e non subirà variazioni con Roncaglia, Nastasic e Rodriguez in campo dal primo minuto. Sugli esterni spazio a Cassani e Pasqual, con Aquilani in mezzo (rimane comunque in preallarme Romulo, autore di ottime gare in questo precampionato), assieme a Pizarro (non ha ancora i novanta minuti nelle gambe ma sembra essere a buon punto) e Borja Valero, forse il più in forma dei tre dal punto di vista fisico.

Anche in attacco tutto sembra essere deciso il tanto chiaccherato Jovetic in campo dall’inizio (e probabilissimo capitano di questa nuova Fiorentina) assieme a Ljajic, che ha vinto la concorrenza di El Hamdaoui. Tra i due attaccanti, probabilmente, ci sarà staffetta ma il giovane serbo partirà dall’inizio dopo le ottime risposte date in queste settimane, gara contro il Novara di coppa Italia compresa.

Insomma, cresce l’attesa e per la prima volta anche per la Fiorentina la panchina sarà molto più lunga. Anche Montella avrà così maggiore margine di manovra, a gara in corso. Per non sbagliare una gara d’esordio che vale moltissimo, soprattutto dal punto di vista delle motivazioni. Davanti agli occhi e alla grinta di Andrea Della Valle, che ieri non è voluto mancare all’allenamento di rifinitura della squadra. Ha provato a caricare tutti, dal primo all’ultimo giocatore. Nessuno, come lui, «sente» così tanto questa sfida, che può rappresentare già una grande rivincita. Proprio il patron, che ha dato la scossa decisiva questa estate con il suo arrivo nel ritiro di Moena, che con le parole giuste ha saputo ricreare quell’ambiente di fiducia e ottimismo attorno alla squadra, con la notizia più bella che tutti i tifosi aspettavano: la famiglia Della Valle è vicina più che mai alla Fiorentina e a Firenze.

Marco Dell'Olio - La Nazione