Avrebbe dovuto esordire già contro il Basilea, se solo non ci si fosse messo quel fastidio muscolare di mezzo - scrive Stadio -. Matias Vecino ci ha messo pochissimo per conquistare Sousa. Nonostante il ruolo per lui disegnato dal tecnico portoghese sia per lui nuovo di zecca. Sa bene che per trattenerlo Sousa si è esposto in maniera importante con la sua società.
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Ora Vecino vuole alzare l’asticella: obiettivo Europa
Matias Vecino ci ha messo pochissimo per conquistare Sousa. Nonostante il ruolo per lui disegnato dal tecnico portoghese sia per lui nuovo di zecca
E' stato lui a fare muro e a convincere gli uomini mercato del club e pure la proprietà a dire no all'offerta faraonica di dieci milioni di euro formulata dal Napoli. Ha voglia di vincere l'uruguagio arrivato in Italia nel gennaio 2013 e rimasto ad allenarsi in silenzio per sei mesi, il tempo necessario per il riconoscimento del suo status da comunitario (ha parenti di origine italiana) ed il conseguente tesseramento.
Pradé non ebbe dubbi e decise subito di bruciare i tempi. Domenica, a San Siro, nella notte della conquista del primo posto in classifica, contro l'Inter, c'era pure lui in campo. Non un pallone sbagliato, appoggi praticamente perfetti, sempre sull'uomo libero, e da manuale pure la verticalizzazione per Kalinic da cui è scaturito il rosso per Miranda. Adesso, pure lui, ha voglia alzare l'asticella. Guarda all'Europa affascinato, ma per niente intimorito.
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