Dietro gli annunci il club lavora per modificare i termini dell'addio: da esonero a licenziamento per giusta causa, vista la gravità dei fatti e il danno d'immagine procurato; sulla questione lavorano gli avvocati viola: in base alle loro valutazione, la società deciderà se procedere o meno (più probabile la prima). A Rossi, che avrebbe rifiutato di dare le dimissioni, è stata però fatta una concessione: non è più un tesserato ACF, ma gli verrà regalato l'affitto della sala stampa dello stadio per l'ultimo saluto a stampa e tifosi, fissato per stamattina alle dieci. Non è ancora chiaro il messaggio che l'allenatore vorrà far passare, definito invece il contenuto della chiacchierata avuta ieri con squadra, dirigenza e proprietà: dopo lo strappo di mercoledì notte, Rossi non aveva avuto il tempo per rivolgersi ai giocatori e chiedere perdono (l'allenatore aveva lasciato lo stadio abbastanza presto). Lo ha fatto ieri, aggiungendo sinceri ringraziamenti a tutto il gruppo. (...) Altri risvolti non mancheranno: dalla famiglia del giocatore partirà la denuncia penale, mentre non si procederà con l'emissione del Daspo, provvedimento a cui la Questura di Firenze aveva pensato prima di frenare l'iter per evitare di creare un complicato precedente.
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Ora la Fiorentina pensa al licenziamento per giusta causa
Avvocati del club viola al lavoro (COMMENTA)
La Gazzetta dello Sport
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