Diritti che vanno, diritti che vengono. Nell'epoca della bulimia televisiva, a volte capita che il segnale sia oscurato. Era il timore del mezzo milione di italiani residenti all'estero e abbonati a Rai International. L'accordo tra la tv di Stato e MP & Silva, il broker che detiene i diritti internazionali della Serie A, pareva problematico, ma alla fine l'intesa verbale è stata raggiunta: manca solo la firma. Che sudata, però. Silva ha acquistato i diritti del triennio 2012-15 dalla Lega per 117 milioni annui, il 30% in più del biennio precedente. A marzo ha bussato alla porta della Rai proponendo un prezzo bloccato: risposta negativa, con richiesta di uno sconto del 30%. Altro che affari. «Ma abbiamo fatto un piccolo sacrificio — dice Riccardo Silva — per venire incontro alla Rai e ai tifosi», anche perché le linee guida impongono una distribuzione del prodotto «orientata a salvaguardare la fruizione degli eventi nei territori esteri in cui sia forte la presenza di comunità italiane». Il contratto con Rai International, che potrà continuare a trasmettere La Giostra del gol, vale una manciata di milioni ma rappresenta tanto per chi vive oltre confine (200 mila abbonati nel Centro-Sudamerica, 100 mila negli Usa, 80 mila in Canada, 50 mila in Australia).
stampa
Ok per Rai International, in Italia niente Liga
Diritti che vanno, diritti che vengono. Nell’epoca della bulimia televisiva, a volte capita che il segnale sia oscurato. Era il timore del mezzo milione di italiani residenti all’estero e abbonati …
Caos
Gli esterofili che abitano in Italia, invece, sono arrabbiati perché al momento né Liga né Bundesliga fanno parte dei palinsesti televisivi. Sky non ha rinnovato il contratto del torneo tedesco, Mediaset e Sportitalia non sono interessate: c'è ancora una piccola fiammella accesa per Eurosport, che già nel corso della scorsa stagione aveva trasmesso qualche partita. La verità è che l'industria televisiva del Belpaese, pubblica e privata, attraversa una fase di sofferenza. L'imperativo è tagliare i budget. Così, ad oggi, il colosso di Murdoch ha solo i diritti della Premier League, tra i campionati esteri. Le trattative con Mediapro per la Liga sono serrate. Tariffe raddoppiate rispetto al passato e Sky non vuole svenarsi, anche se Messi e Cristiano Ronaldo alzano l'audience. La Liga, peraltro, è nel caos. Il peccato originale? La sperequazione nei ricavi tv, con Real e Barcellona (150 milioni a testa) a spartirsi quasi la metà della torta. Poi è arrivata una sentenza dell'Antitrust, che ha invalidato i contratti superiori ai 4 anni. Quindi, la guerra tra Mediapro e Canal+. Infine, la sciagurata idea di piazzare 5 incontri delle prime due giornate alle 23. Il campionato, domani, partirà regolarmente e ieri sera le due emittenti hanno siglato un accordo per spartirsi le squadre.
Ibra
La Francia si gode gli sceicchi. Sarà Sportitalia a trasmettere la Ligue, ma MP & Silva si è tenuto un pacchetto di 10 partite non esclusive del Psg. Ibrahimovic potremmo ammirarlo pure su La7 o Mediaset.
La Gazzetta dello Sport
© RIPRODUZIONE RISERVATA