Nuovo stadio, già entro un anno potrebbe essere posata la prima pietra alla Mercafir. Entro il settembre 2015, grazie alle procedure accelerate della legge sugli stadi che porta la firma di due fiorentini, quella di Filippo Fossati e dello stesso sindaco Dario Nardella. Il giorno dopo il deposito dello studio di fattibilità del resto, Palazzo Vecchio avvia già la procedura di ‘project-financing’. Perché le carte consegnate dalla Fiorentina sono la molla che mette in movimento tutto.
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Nuovo stadio, via alla prima pietra nel settembre 2015
Il Comune ha 3 mesi per l’ok al project della Fiorentina, l’articolo di Repubblica con gli ultimi aggiornamenti
«Da oggi gli uffici sono già al lavoro per studiare nel dettaglio la proposta della Fiorentina», annuncia il sindaco Dario Nardella. Ovvero, procedura scattata. E a partire da ieri, 14 luglio, il Comune ha 90 giorni di tempo per dichiarare formalmente se lo studio di fattibilità presentato dai Della Valle è o no di «pubblico interesse». Spiegando perché non si considera una priorità il recupero dello stadio già esistente, come invece le norme suggeriscono. E se a metà ottobre la risposta sarà positiva, ci penserà la legge sugli stadi Fossati-Nardella, approvata con la legge di stabilità dello scorso dicembre, a dettare il calendario grazie alle ‘conferenze dei servizi’. E’ la stessa legge che impone procedure sprint di soli 210 giorni, anziché 400-450, per arrivare alla gara del ‘project’.
Ed è realistico pensare che, salvo imprevisti sempre in agguato, entro l’estate 2015 il progetto del nuovo stadio potrà essere aggiudicato. Mentre nel settembre successivo potrebbero aprirsi i primi cantieri dello stadio e della cittadella all’interno dell’area che un tempo ospitava il mercato ortofrutticolo. Perché la strana procedura del ‘project’ è fatta così: c’è un privato promotore che fa la prima mossa e presenta il progetto. Ma poi , se il progetto piace al Comune, va fatta comunque una gara pubblica.
Alla quale possono in teoria partecipare altri privati (il promotore conserva comunque il diritto di prelazione sulla migliore offerta). Anche se in questo caso, con la Fiorentina nei panni di promotrice e con la concessione d’uso dello stadio Franchi che già possiede, è difficile pensare che altri privati si facciano avanti. «Dovremo fare presto e bene, la proposta della Fiorentina è una gran bella notizia, un’opera come lo stadio rappresenta un’occasione di crescita di tutta la città e anche di sviluppo economico e di occupazione», sostiene il sindaco Nardella.
Senza spingersi comunque ai 1.200 posti di lavoro che il suo predecessore aveva indicato nell’intera area Mercafir, tra la parte sud dedicata allo stadio e alla cittadella e la parte nord destinata ancora alle attività mercatali. «E sono felice del fatto che la norma sugli stadi approvata alla Camera alla quale ho lavorato da parlamentare sia utilizzata nella proposta della Fiorentina. Una norma che accorcia i tempi complessivi di circa un terzo. Fare bene e presto: questo è il compito che affido agli uffici comunali.
Lo stadio è una opportunità per la città», ripete il sindaco anche il giorno dopo la consegna della proposta.
la Repubblica
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