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Nuovo stadio: trattativa per i terreni adiacenti

Non c’è accordo per 4 ettari sul viale Guidoni al centro di una serrata trattativa

Redazione VN

Ettari di terra da acquistare e prescrizioni del ruc (il regolamento urbanistico comunale) che impongono la «riqualificazione urbana» in opere collaterali e infrastrutture: sono i freni, o alcuni dei freni che ritardano l’Operazione-Nuovo Stadio in area Mercafir. Giovanni Spano su La Nazione questa mattina scrive in particolare della fascia di terreno che si affaccia sul viale Guidoni, davanti al palazzo di giustizia. La fascia ricomprende terreni di privati, per 4 ettari: 37-38mila metri quadri circa intestati a una società riconducibile alla famiglia di Alessandro Nucci, proprietario del vicino «Nil hotel». Un compendio — area del Comune e terreni privati (da anni edificabili) — da valutare nella sua interezza.

I quattro ettari sono stati al centro di una trattativa sull’area interessata dal progetto stadio, trattativa culminata in due incontri (nel marzo e nel luglio 2013) tra il legale della società che detiene l’area e un rappresentante la famiglia Della Valle. Affare è saltato almeno per ora: la trattativa si è arenata di fronte alla cifra richiesta ai proprietari della Fiorentina per vendere i terreni. Non sono trapelate cifre. Fonti rivelano solo che dopo la prima richiesta la proprietà avrebbe ridotta la posta prospettando ai Della Valle un ribasso intorno al 20%. I proprietari hanno fatto sapere di essere disponibili a trattare, ma non a regalare.

Questo il capitolo sul rapporto tra privato e privato. C’è poi quello, che si preannuncia molto più oneroso tra privato e pubblico. Uno stadio nuova porta flussi importanti, auspicabili. Non si tratta di costruire solo l’impianto, ma tante e qualificate opere collaterali che riqualifichino una zona intera. La ripotenzino. Viadotto dell’Indiano e uscita dell’autostrada, tanto per fare solo due esempi, dovrebbero mutare radicalmente. Il Comune ovviamente non ha le possibilità economiche e tecniche per realizzare queste opere collaterali, le infrastrutture e le prescrive nel ruc ai privati che dovessero risultare interessati. Costano, molto, vanno messi in preventivo investimenti poderosi.