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Nuovo stadio, se entro marzo non c’è area, Mercafir riparte col suo progetto

Oltre alla città in attesa di capire se il nuovo stadio si farà davvero, c’è un mondo produttivo in stand-by, aspettando la risposta della Fiorentina che non potrà arrivare oltre i …

Redazione VN

Oltre alla città in attesa di capire se il nuovo stadio si farà davvero, c'è un mondo produttivo in stand-by, aspettando la risposta della Fiorentina che non potrà arrivare oltre i primi di marzo. E' il mondo Mercafir fermo al palo: un polo d'eccellenza tra i mercati generali d'Italia, che ospita 68 aziende per un totale di 80 concessioni e oltre duemila addetti che ogni giorni varcano le soglie della cittadella di Novoli (senza calcolare l'indotto), con un giro d'affari aggregato stimabile tra i 600 e i 700 milioni di euro.

Questa realtà produttiva non sa ancora dove sarà la sua nuova casa, dopo lo sfratto ricevuto a sopresa nel luglio scorso con il nuovo progetto presentato al Comune dalla Fiorentina che, diversamente dalle premesse, si è presa tutta l'area di Novoli, senza lasciare alla Mercafir il comparto Sud che secondo il piano precedente le sarebbe spettato. Se si fosse andati avanti con l'idea di realizzare un nuovo stadio, senza alberghi e galleria commerciale, probabilmente a Novoli ci sarebbero già le ruspe. Ma quanto possono aspettare i grossisti? C'erano tre prescrizioni della Mercafir allegate al sì pronunciato in conferenza dei servizi, relativamente all'interesse pubblico della nuova opera: entro dicembre si sarebbe dovuta individuare un'area per poter trasferire i mercati generali, entro marzo Mercafir avrebbe dovuto valutare quest'area ed entro maggio avrebbe dovuto validarla. Siamo lontani. E' plausibile che a maggio non sia ancora stata trovata l'area: se così fosse, Mercafir è possibile che decida di andare avanti secondo il suo piano di recupero, rimasto congelato alla primavera del 2014: in cassa ci sono già 2 milioni di euro accantonati per il rifacimento delle strutture.

E maggio, dopotutto è dietro l'angolo. Perché anche se il sindaco Nardella ha annunciato un imminente bando pubblico per la ricerca di un terreno di circa 15 ettari suol territorio comunale che possa ospitare la nuova Mercafir, in realtà non si può cominciare a lavorare al bando prima che arrivi la risposta della Fiorentina. Senza tanti giri di parole, non si può cercare un terreno senza la certezza che la Fiorentina voglia andare avanti con il progetto. La società dei Della Valle non sarebbe intenzionata a finanziare da sola la realizzazione della nuova casa dei mercati generali, a tirare fuori i 18-20 milioni necessari, una condizione necessaria per mantenere fede alle prescrizioni della conferenza dei servizi riguardo, con il rischio di perdere il requisito di pubblica utilità indispensabile per portare avanti il progetto. In verità, il sindaco continua a ripetere che 10 milioni per la Mercafir erano già previsti nel progetto preliminare presentato dalla famiglia Della Valle. Dunque la distanza da colmare sarebbe da individuare nei soli 8-10 milioni che graverebbero interamente sulla Fiorentina? Difficile pensare che si rinunci a un'operazione di questa portata, una partita da oltre 300 milioni di euro, solo per questo. Probabilmente ci sono altre preoccupazioni. Legate anche ad altri paletti o ad altri accordi: questioni tecniche non banali, come la riorganizzazione della viabilità, lo studio della falda, l'arrivo della tramvia.

La Nazione