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Nuovo stadio: ipotesi Campi, Scandicci o Sesto. Pregi e difetti

Ci sono varie possibilità di realizzare lo stadio nell'hinterland fiorentino: ecco pregi e difetti delle aree

Redazione VN

In casa Fiorentina è caldo il dibattito sul nuovo stadio. Ci sono aree nell’hinterland che potrebbero essere appetibili. La Nazione ha analizzato tre possibilità: Scandicci, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino.

Scandicci - Ci sono diversi sì per lo stadio nell’area Unicoop del Pontignale (area da 100mila metri quadrati) e un paio di no importanti: il primo è che non ci sarebbe sufficiente spazio per le aree commerciali, il secondo è che trattandosi di aree a destinazione produttiva, servirebbe una variante urbanistica. Tra gli svantaggi: probabilmente la proprietà è più orientata a cedere ad attività industriali, magari griffe della pelletteria. Unicoop ha pagato più di 40 milioni tra acquisto del terreno, oneri di urbanizzazione (5milioni) già versati e opere a compensazione realizzate (altri 3 milioni di euro). E non vorrà rimetterci.

Campi Bisenzio - Commisso e i suoi collaboratori hanno già visto i 38 ettari disponibili in viale Allende di proprietà della famiglia Casini, che partono da villa Montalvo per estendersi sul lato opposto del viale. Attualmente si tratta di terreni agricoli, ma il Comune ha già fatto la co-pianificazione con la Regione per il cambio di destinazione d’uso da «parco urbano» ad «attrezzature di interesse metropolitano». In questo caso la Fiorentina comprerebbe da privati i terreni: la stima è di 5 milioni. Ma c’è da riflettere sui costi per la realizzazione delle opere pubbliche.

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