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Nuovo stadio, il gioco del cerino e il rischio di un Franchi abbandonato

Il rimpallo tra Comune, Soprintendenza e Fiorentina rischia di allungare i tempi. Ma Commisso ha fretta...

Redazione VN

Il dibattito sul nuovo stadio della Fiorentina rischia di diventare un cerino acceso che passa di mano in mano. Da Palazzo Vecchio alla Fiorentina, passando alla Soprintendenza: tre soggetti che si rimbalzano la palla senza giungere alla conclusione. Sul Corriere Fiorentino in edicola stamani, si ricostruisce la vicenda, a partire dal tira e molla tra Nardella e Della Valle sull'area Mercafir, dove il nodo era lo spostamento dei mercati generali a Castello. Adesso invece c'è Rocco Commisso, e tra le ipotesi al vaglio quella del restyling del Franchi affidata all'architetto Casamonti.

Il nodo è quel 30% del Franchi che dovrebbe essere abbattuto, ma salvato dall'inevitabile degrado che porterebbero anche pochi anni senza manutenzione. Ma la Soprintendenza è pronta a dire no: tra questo rimpallo e la difficile coesistenza tra Mercafir e uno stadio a Novoli è spuntata l'ipotesi Campi Bisenzio, con il sindaco Fossi che si è fatto avanti con la Fiorentina per dare vita ad un impianto in un'area di 30 ettari. Se Commisso dovesse perdere la pazienza, scrive il quotidiano, oltre al nuovo Centro Sportivo a Bagno a Ripoli, potrebbe decidere di puntare tutto sulla piana.

https://www.violanews.com/stampa/stasera-al-franchi-oltre-30mila-tifosi-e-ce-un-precedente-che-tranquillizza/

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