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Nostalgia Cuadrado: panchina e moda

Gli amici fiorentini: vorrebbe tornare in Italia. Lui intanto vende t-shirt on line

Redazione VN

Nostalgia e qualche rimpianto. Tornare indietro con la mente, in effetti, a volte fa un po’ male: dopo sei mesi la Fiorentina e Juan Cuadrado si incontrano per la prima volta stasera. E gli occhi saranno anche sul colombiano che a Firenze ha incantato con la forza dei suoi dribbling. Si sono lasciati felici e contenti, il due febbraio scorso: la Fiorentina più che soddisfatta avendo incassato un mucchio di milioni (oltre al prestito di Salah), Cuadrado invece stuzzicato di fronte al gran salto di qualità in Premier.

Stasera però il quadro dei sentimenti sarà completamente diverso: la Fiorentina ha iniziato un nuovo capitolo senza Montella e senza Salah, mentre l’allegria del colombiano pare aver progressivamente lasciato spazio ad un velo di tristezza. Poco impiegato da Mourinho, non è riuscito a farsi apprezzare per i suoi sprint sulla fascia, le finte e la capacità di saltare gli avversari. Al Bar Pappagallo, davanti alla sua vecchia abitazione fiorentina, hanno però continuato a fare il tifo per lui e hanno seguito le partite del Chelsea incitandolo e incoraggiandolo. Nei mesi scorsi una delegazione di suoi amici è andata pure a trovarlo. «Credo che abbia molta voglia di tornare in Italia, a Firenze verrebbe di corsa — confida Pierfrancesco Bassi, uno dei titolari del bar — e sua madre lo desidererebbe ancor di più. Mi piacerebbe rivederlo nella Fiorentina ma nel gioco di Sousa forse non sarebbe adatto. Stasera comunque vuole giocare, spero che Mourinho gli dia spazio».

Forse il colore viola gli regalerà verve e carica. In fondo quelli in Toscana stati due anni e mezzo molto positivi, che lo hanno fatto maturare e esplodere. Difficile comunque pensare ad un Cuadrado che abbia perso completamente il sorriso. «L’ho sentito ieri — dice Nereo Barbieri, un altro dei soci del bar — mi ha chiamato perché un mio amico gli aveva regalato un paio di sneakers, ma se le è dimenticate in Canada. Così mi ha detto che ora ne vuole un altro paio... Abbiamo parlato spesso della sua situazione a Londra, per adesso non lo cedono, anche se l’idea di tornare in Italia non sarebbe male. Si capisce che Juan vorrebbe venire via, del resto mi metto nei suoi panni: nella Community Shield il Chelsea ha fatto tre cambi e lui non è entrato. E non c’era neanche Diego Costa».

I pensieri del mercato insomma sembrano affollare la sua mente. Le distrazioni però non gli mancano e una di queste lo porta verso la moda: di recente ha lanciato una serie di capi d’abbigliamento firmati Cuadrado, un vero e proprio store su internet. Dal cappellino col numero undici che porta il suo nome o anche la sua foto, al polsino con i colori della Colombia.

Lorenzo Marucci - Corriere Fiorentino