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Non solo Aquilani: c’è aria di derby in casa viola

Da Pradè (che è un ex) a Montella, che ha ricordi dolcissimi con la Lazio…

Redazione VN

Non ci sono più Cerci e De Silvestri, ma in casa viola la sfida con la Lazio è attesa anche quest'anno con trepidazione, dalla piccola "colonia" di ex Roma arrivati in estate. Anche se uno degli attori principali non ci sarà, cioè lo squalificato Pizarro. Lupatelli sarà in panchina e Aquilani tornerà in campo, vedremo per quanto. Il Corriere Fiorentino si concentra allora su due personaggi che non potranno giocare, ma che si faranno sicuramente sentire in casa viola, ecco uno stralcio dell'articolo:

A Roma attendono la partita dall'inizio del campionato. Guardano il calendario e vanno subito a segnarsi la data del derby. È la stracittadina, Roma-Lazio. A Firenze accade qualcosa di simile solo con la Juventus, la «nemica» di sempre. Montella e Pradè in questa settimana stanno in parte rivivendo l'attesa della sfida con la Lazio quasi come fosse un derby. Loro ne hanno vissuti decine e decine, tra gioie ed emozioni immense, oltre a qualche inevitabile delusione. L'Aeroplanino ha ricordi dolcissimi contro la Lazio. Il derby vinto con la maglia della Roma nel marzo del 2002 resterà assolutamente da incorniciare. Realizzò quattro reti nella vittoria giallorossa (5-1), di cui due — quasi incredibile per lui che è tutt'altro che un gigante — di testa. Con quel poker è il giocatore che ha realizzato più reti in un unico derby. In totale nei derby è andato a segno otto volte, compresa una rete in una gara di Coppa Italia. Da allenatore, invece, alla prima esperienza con i giallorossi ha battuto 2-0 la Lazio, mentre l'anno passato con il Catania ha collezionato due pari contro i capitolini. (....)

Curiosa anche la storia del ds viola Daniele Pradè: fin da bambino tifoso romanista, si ritrovò a giocare per cinque stagioni nelle giovanili della Lazio. Casi del destino. Si parla degli anni Settanta-Ottanta, e il ds era un centrocampista centrale alla Pizarro (ma all'epoca ovviamente il riferimento era Falcao, idolo assoluto dei sostenitori giallorossi, l'ottavo Re di Roma). In realtà però Pradè dal campo passò poi rapidamente alla scrivania e già a diciannove anni era il direttore sportivo della Spes Omi, una società romana. Da lì è iniziato il suo percorso che lo ha portato nel 2000 alla Roma. E il derby a cui è più legato è proprio il primo che ha vissuto da dirigente, quello del 17 dicembre 2000 quando i giallorossi vinsero uno a zero grazie ad un'autorete di Negro (su colpo di testa di Cristiano Zanetti).

S. BARG.