Il Milan batte il Chievo (gol di Montolivo…) e allunga il divario tra la Fiorentina e la Champions. Vince la Lazio contro il Catania e riduce le distanze dalla squadra viola, che ora è soltanto un punto più avanti. Perdono Inter (con la Juve) e Roma (con il Palermo), e quindi almeno con loro la classifica rimane com’è. Peccato perché la partita di Cagliari poteva essere una buona occasione per tentare l’aggancio al Milan, che domenica viene a Firenze, e per tenere lontani tutti gli altri. Invece no, la squadra di Montella ha buttato via tutto con una gara brutta e senza senso, con una sconfitta che complica tutto e spinge indietro le ambizioni.
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Non è una Fiorentina da Champions
L’analisi de la Repubblica dopo la sconfitta di Is Arenas
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L’Europa, però, è sempre a portata di mano. La squadra viola resta al quarto posto e guarda avanti. Anche se davanti le altre scappano e domenica contro il Milan mancheranno Rodriguez (squalificato) e molto probabilmente anche Jovetic.
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Troppo facile giustificare il poco che ha fatto vedere nel primo tempo con la mancanza di pubblico. Una squadra ambiziosa non può farsi fregare dal tifo che non c’è. È mancato il gioco, sono mancate le idee, hanno fallito Pizarro, Aquilani, Jovetic, Ljajic. Ha sbagliato l’allenatore (Larrondo non è da Serie A)
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C’è solo il Cagliari, che ha più coraggio, più corsa, più vivacità. Nella squadra viola solo Pasqual sembra crederci. Il resto è noia. Soprattutto lì davanti dove Larrondo ha litigato con se stesso (...) Anche se il calendario non è impossibile e i numeri non chiudono la porta al gruppo Montella. Che adesso, però, deve battere il Milan per rimettere in gioco tutto. Quella di domenica è una partita decisiva, ma serve un’altra Fiorentina, più orgogliosa, più cinica, più concreta. Quella che abbiamo visto ieri a Cagliari non può lottare per la Champions.
la Repubblica
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