«Vincenzo è un grande amico, è difficile scegliere da sta che parte stare». Il derby di domenica mette in difficoltà Massimo e Romana, i volti del Four Sides, negozio di abbigliamento in piazza della Vittoria. Era il 2006, l’anno del trionfo dell’Italia a Berlino e Vincenzo Montella, Eusebio Di Francesco e Nicola Caccia decisero di una mano a Massimo Cioni, amico da quasi trent’anni.
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«Noi, 4 amici alla boutique»: il negozio di Montella
«Vincenzo è un grande amico, è difficile scegliere da sta che parte stare». Il derby di domenica mette in difficoltà Massimo e Romana, i volti del Four Sides, negozio di …
Quattro soci, in una piazza con quattro lati. «E così è nata l’idea del Four Sides — spiega Massimo — il nome è venuto spontaneo anche se non è proprio immediato. A volte, complice anche l`accento toscano, sono costretto a ripeterlo più volte ai fornitori». Ma gli accenti sono tanti. C’è l’abruzzese di Eusebio Di Francesco e il napoletano di Vincenzo Montella e Nicola Caccia. Tre ex calciatori, cresciuti nel vivaio dell’Empoli e rimasti attaccati alla città. «Eusebio è il più scoppiettante, Vincenzo invece da piccolo era più frizzante, ma adesso è diventato più pacato, si è calato nel ruolo. A volte mi fa anche arrabbiare perché ha poco tempo e quando viene a Empoli si ferma solo al Caffè Cristallo senza passare da qui».
Il caffè è un’altra meta prediletta di Montella. Il proprietario è Rosario Guarino, anche lui campano, ex difensore dell’Empoli fino al 1998. Gli stessi anni in cui Montella si faceva le ossa. A quei tempi in azzurro c’era pure Walter Mazzarri, tredici anni più grande di Vincenzo. «Lo ricordo benissimo — interviene Romana, che custodisce gelosamente una fototessera con dedica di Mazzarri del 1986 — Walter portava Vincenzo e Eusebio nel negozio dove lavoravo. E io gli prestavo la bici per uscire con le ragazzine». Romana è diventata sua dipendente nel 2006 ma conosce Montella da oltre 25 anni. «Prima era diverso, i calciatori uscivano di più, li vedevamo spesso in giro, venivano a conoscere le commesse».
«Adesso — conferma Massimo — sono molto più riservati, restano in casa su Facebook o alla Playstation». Alcuni calciatori dell’Empoli però sono clienti abituali: «Maccarone viene spesso, poi Valdifiori, che ci porta a vedere la sua bambina, ma anche Croce, Tavano, Hysaj, Rugani e Bassi. Anche i dirigenti sono clienti affezionati, dal presidente Corsi all’amministratore delegato Ghelfi». Domenica non potranno vedere il derby perché il negozio resterà aperto e il socio Montella non ha concesso deroghe: «È la domenica prima di Natale — spiega Massimo — ci sarà gente a giro». Per loro, empolesi doc, è difficile schierarsi. Romana se la cava con un «io tifo Inter», Massimo, sostenitore degli azzurri, invece, fatica a mettersi dalla parte del suo amico: «Spero in un pareggio, così Vincenzo non perde e l’Empoli è contento lo stesso. Poi alla fine se dovesse vincere glielo perdoneremo lo stesso, gli vogliamo troppo bene».
Massimo ne approfitta anche per un piccolo rimprovero all’amico Montella: «Mi piacerebbe conoscere qualche giocatore della Fiorentina, qualche mese fa ero sull’aereo per Londra e c’era pure Richards. Volevo avvicinarmi, poi però l’ho visto tutto il tempo con le cuffie e ho resistito». Infine, una previsione: «Dopo Vincenzo, sulla panchina viola arriverà Di Francesco».
Corriere Fiorentino
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