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Neto, riflessi allenati col videogame

Neto

Il portiere ama “Call of Duty” e in effetti c’è stato qualche miglioramento…

Redazione VN

Montella lo ha definito svelto, reattivo, esplosivo. Esattamente come devi essere in «Call of Duty», il suo videogioco preferito, serie da record basata sulla guerra. Qualche ora di sonno persa ogni tanto ma, evidentemente, riflessi che migliorano. Al contrario del videogame, le missioni di Norberto Murara Neto sono due. Giocare titolare, ed imporsi nel campionato più difficile del mondo. La prima delle quali, dopo anni di panchina, sembra compiuta. 

Storia

Acquistato nel gennaio 2011 dall' Atlético Paranaense dall'allora ds viola Pantaleo Corvino per poco più di tre milioni, Neto ha dovuto masticare amaro a lungo. Riserva prima di Frey e Boruc, poi di Viviano. Una cessione in prestito al Bologna praticamente ultimata qualche settimana fa. Ed una nazionale brasiliana quasi persa, a forza di panchine. Adesso il mondo non è finito. Ma il suo si è capovolto. Cessione annullata e maglia da titolare. Oggi giocherà per la quinta volta in stagione, seconda in campionato. Fino ad ora solo Reginaldo lo ha trafitto.

La Gazzetta dello Sport