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Neto e un’escalation inarrestabile

E’ nato in una città brasiliana di Minas Gerais, si chiama Araxà, dal nome di una tribù indiana, e ha un significato affascinante: il luogo da dove il sole è …

Redazione VN

E’ nato in una città brasiliana di Minas Gerais, si chiama Araxà, dal nome di una tribù indiana, e ha un significato affascinante: il luogo da dove il sole è visto prima. Non sappiamo se da ragazzo il portiere viola Neto si alzasse così presto, sappiamo invece che vede subito il pallone che arriva. Un esperto lo ha infatti definito esplosivo e questa forza reattiva è ora tra i pali della Fiorentina. Fino a pochi anni fa immaginare un portiere brasiliano in viola non era nemmeno un esercizio di fantasia, era qualcosa di più, e invece eccolo a noi, questo Neto, che nella lista dei portieri stranieri della Fiorentina fa compagnia a Cejas, Manninger, Lobont e Boruc.

La Fiorentina ha avuto tanti portieri toscani e addirittura fiorentini. Tra questi ultimi Viviano adesso e Paolicchi tanti anni fa. Di Fiesole, per l’esattezza. Altri ancora, Baggiani, Innocenti, riserva di Griffanti, Arduino Romoli, Ivan. Toscani, ma non fiorentini: Mannini, Scalabrelli, Albertosi e Galli, Mattolini, Bandoni, Carmignani, indicati così, senza un ordine alfabetico. Neto è da considerare l’ultima scoperta della Fiorentina. Entrato in squadra all’improvviso, è andato subito bene, e ora aspettiamo di sapere quali saranno le decisioni dell’allenatore alla ripresa del campionato.

La Nazione