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Neto ad ottobre era già del Bologna

Il retroscena svelato da La Nazione

Redazione VN

Questione di punti di vista, e anche di mercato. E se Firenze si divide sul futuro di Viviano a qualche chilometro di distanza, oltre l’Appennino, si osserva con grande interesse quelle che saranno le prospettive future dei portieri di casa Fiorentina. Già, perché mentre in casa viola non sono mai mancati gli scetticismi nei confronti sia di Neto che di Viviano, a Bologna non hanno mai smesso di tenere d’occhio le prestazioni di entrambi i numeri uno, tanto da spingere la dirigenza rossoblù a bussare più di una volta alla porta di Pradè e Macia per avere informazioni. Già verso la fine del mese di ottobre, del resto, i felsinei avevano sondato il terreno per il portiere brasiliano, quando in viola il titolare era ancora il numero uno fiorentino. Poi qualche errore, l’esclusione a favore di Neto, e le voci di un rapporto incrinato tra Viviano e Montella hanno completamente ribaltato lo scenario, portando sotto i riflettori quello che, almeno sulla carta, sembrava essere il portiere di riserva. Neto, errore di Udine a parte, ha infatti fornito risposte adeguate e le scelte del tecnico viola non sono cambiate nemmeno due giorni fa, nella serata di coppa Italia contro la Roma, tanto da alimentare ulteriori voci su un addio di Viviano che, adesso, sembra sempre più reale.

La Nazione