L'incipit del pezzo di Benedetto Ferrara, in edicola questa mattina su La Repubblica.
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Nessun solista, brilla il collettivo: la strada è giusta
L’incipit del pezzo di Benedetto Ferrara, in edicola questa mattina su La Repubblica.
"È stata una partita strana, quella col Guingamp. La Fiorentina che chiude la partita con due gol segnati in meno di un quarto d’ora e l’arbitro che riapre tutto a un soffio dalla fine del primo tempo. Quindi l’inferiorità numerica e un po’ di sofferenza. Va detto che alla Fiorentina sarebbe bastato anche un pari, per passare prima ai sedicesimi. E questo dimostra che la testa è quella giusta: in Europa questa squadra vuole andare avanti a testa bassa in cerca di gloria.
E anche se il gruppo è figlio del turn over il gioco funziona, al di là delle prove dei singoli. Stavolta nessuno brilla in maniera clamorosa, però il collettivo fa il suo dovere e fa felici i suoi tifosi con la vittoria e con quel gol di Marin che vale una buonissima notizia. Il ragazzo c’è: ha dribbling e vede la porta. Nella testa di Montella potrebbe essere lui la seconda punta ideale da affiancare a Gomez (o a Babacar, ancora in gol)".
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