Nazione: Totti può essere la vera sorpresa

Totti in mezzo ai lupi. La sintesi, stretta, è questa. Da una parte, il capitano della Roma che è stato convocato a sette settimane dall’infortunio patito con il Napoli: dovrebbe partire dalla panchina, anche se Montella non si stupirebbe del suo impiego dall’inizio. Dall’altra, i lupi, se possibile, con i canini affilati. La metafora, assai tradizionalista stavolta, l’ha scelta Rudi Garcia per affrescare l’importanza di una gara che, davvero, vale triplo: «Conta solo vincere, anche non giocando bene e di una cosa sono certo: in campo vedremo undici lupi». Gara da nove punti, dunque, per diversi motivi. Il primo: la Fiorentina è una diretta concorrente per la Champions. Il secondo: la Juve è a +6, non vincere rappresenterebbe uno scossone forte alle motivazioni della squadra in chiave scudetto, già scossa dalla prepotente rimonta della squadra di Conte e dai quattro pari di fila. 

Il terzo: perdere significherebbe rientrare, più o meno definitivamente, nella bagarre per l’Europa, fermo restando i risultati delle altre. E’ per questo che Garcia bada al sodo: vincere e basta, anche giocando male. Siparietto divertente con il presidente Pallotta: che s’è finto giornalista durante la conferenza stampa: «Buongiorno, James Pallotta da Boston, ha intenzione di restare in piedi tutta la partita sulla riga di bordocampo?», stuzzicando il tecnico sulle due espulsioni. E Garcia, ridendo ha ribattuto «Non fate domande a James sui cinesi e sullo stadio?». Risate. Ma, durante l’allenamento, Rudi il francese ha riso poco ed è apparso più tirato del solito. Segno che sente il momento decisivo in una stagione che, in caso di ko, potrebbe prendere una piega assai tesa. Sul fronte formazione, un solo dubbio: concorrenza stretta tra Borriello e Ljajic, con quest’ultimo leggermente favorito.

La Nazione