"Il modulo non si tocca. Questa - scrive La Nazione - è l’unica certezza che sta accompagnando Pioli nella vigilia prima del debutto casalingo di domani sera della Fiorentina contro la Sampdoria. E se l’assetto resta quello ampiamente provato durante la preparazione, e riproposto nelle ultime due gare giocate, i dubbi nascono soprattutto sui nomi da inserire nella distinta da consegnare all’arbitro per quanto riguarda gli ‘estremi’ della linea difensiva. Schieramento rigorosamente a quattro che potrebbe subire un cambiamento anche al centro, dove Astori è l’unico a essere certo di giocare. Accanto a lui è duello tra Vitor Hugo e Pezzella, con il brasiliano favorito, ma di poco.
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Nazione: Pioli nasconde la difesa. Astori è l’unica certezza
Gaspar e Biraghi, caccia al posto. Pezzella può essere la sorpresa
"La logica spingerebbe verso la conferma del centrale brasiliano che è qui da più tempo rispetto al ’concorrente’ argentino. Ma l’ex Betis, pur con pochi allenamenti viola nelle gambe, ha i numeri per essere lui la spalla del capitano. Togliere subito Hugo però potrebbe sembrare una bocciatura dopo una sola giornata. Pioli, che parla tanto con i suoi giocatori, se dovesse optare per Pezzella, sarà sicuro di non ‘perdere’ il brasiliano.
"Il rebus più complicato, però, riguarda soprattutto le corsie esterne, come sottolineavamo prima. Non un dubbio qualsiasi, ma ‘il’ dubbio. A San Siro è andata in scena un canovaccio ormai logoro. O meglio, già noto da anni, con Tomovic che si è riappropriato della fascia destra. Scelta dettata dalla maggiore esperienza nei confronti di Gaspar che davanti a un fuoriclasse come Perisic poteva andare in difficoltà. Invece, è andato in difficoltà anche il navigato numero 40 viola, messo alla corda dalle qualità superiori dell’avversario. Gaspar potrebbe avere la sua opportunità proprio davanti al nuovo pubblico. In fondo tutto il precampionato lo ha giocato lui. Tra luci e ombre, è vero, ma Pioli ha grande fiducia in questo portoghese arrivato un po’ in punta di piedi, come in punta di piedi è entrato nei meccanismi della squadra. Forse un po’ di cattiveria in più non guasterebbe. Arriverà anche questa.
"E a sinistra di cattiveria (agonistica di intende), da vendere, ne ha Biraghi letta come grinta e determinazione. Le motivazioni non mancano, amplificate dalla voglia di rivincita dopo la scorsa stagione. Potrebbe essere lui a indossare domani una maglia da titolare, scavalcando Maxi Olivera che convince a targhe alterne.
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