Non è un caso di mercato, smorza la Fiorentina, anche se il rinnovo di Ljajic è parcheggiato in un’area a parte: serenità e assenza di sviluppi. La sensazione è che il manager Ramadani non voglia fare un dispetto alla proprietà viola. Tanti affari insieme (Behrami, Nastasic, Jovetic, Seferovic) e volontà reciproca di mantenere buoni rapporti.
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Nazione: ora Ljajic deve rispondere
Adem resta un caso a parte
Ci si chiede semmai se l’infortunio di Pizarro potrà avere conseguenze sul futuro di Ljajic, obiettivamente compresso all’interno di un reparto che ha già molti protagonisti. Adem ha la stima di Montella, che gliel’ha ribadita nel corso del lunghissimo ritiro, prima a Moena e poi durante la mini tournée in Spagna e Portogallo; l’allenatore si sente in qualche misura creditore nei confronti di Ljajic, che esattamente un anno fa era stato messo sulla lista dei partenti dalla società ma è rimasto, un po’ a sorpresa, perché Montella ha intravisto i margini di crescita che poi ci sono stati. Se il salto di qualità di Adem fosse una società per azioni, Montella ne avrebbe di diritto una quota rilevante. Il buon rapporto fra i due dev’essere tenuto ben presente prima di esprimere qualsiasi previsione, anche se la situazione contrattuale del giocatore invita a non esporsi essendo lo svincolo a portata di mano.
Ljajic sa che quest’anno sarà ancora più dura, si è alzata l’asticella in tutti i sensi, anche per la concorrenza interna. L’arrivo di Ilicic è stato quello che più lo ha fatto riflettere, facendolo immergere a Moena in quello che lo stesso allenatore ha definito un «periodo di scarsa serenità» innescato anche dall’offerta del Milan: in un certo senso la mossa della Fiorentina ha spinto l’attaccante serbo nell’angolo, mettendolo di fronte al fatto compiuto di un’alternativa già in casa.
Ora però è arrivato il momento delle decisioni in una vicenda che è stata gestita dal presidente esecutivo Cognigni e lo stesso Ramadani.
A Ljajic è stato proposto un rinnovo fino al 2017 con ingaggio a salire fino a 1 milione e 800mila euro, l’accordo sulla clausola rescissoria potrebbe essere trovato intorno ai 15 milioni. O anche meno, come vorrebbe Ramadani? Questo è un punto da chiarire, mentre resta validissimo l’interesse dell’Atletico Madrid.
Gli altri rinnovi, compresi quelli di Montella fino al 2017 e del capitano Pasqual (durata ancora da definire), saranno annunciati a settembre dopo la fine del mercato.
La Nazione
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