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Nazione: Montella, il più invidiato dagli italiani

Tutti la guardano, tutti la invidiano, tutti ne parlano. E’ la Fiorentina di Montella, tornata agli onori della cronaca dopo aver battuto quella che fino a due giorni fa era …

Redazione VN

Tutti la guardano, tutti la invidiano, tutti ne parlano. E’ la Fiorentina di Montella, tornata agli onori della cronaca dopo aver battuto quella che fino a due giorni fa era considerata l’outsider nella lotta scudetto: la Lazio. Vittoria che neppure la nutrita truppa arbitrale guidata da Bergonzi, con tutti i suoi errori, è riuscita a delegittimare. Perchè il problema arbitri è sicuramente in primo piano ma riguarda tutto il campionato, mentre la Fiorentina sta meritando una ribalta tutta sua, conquistata con un gioco tanto bello quanto efficace. Infatti nella serata televisiva di domenica e nei commenti del giorno dopo è stata la squadra più gettonata.

Il primo complimento, nonchè il più significativo considerando la provenienza, è arrivato dal tecnico degli avversari appena battuti. Ingoiando amarezza e rabbia per la direzione di gara, Vladimir Pektovic ha voluto però sottolineare come la sconfitta della sua Lazio dipenda in gran parte dalla prova dei viola: «Per tutto il primo tempo la Fiorentina ci ha schiacciato imperversando sulle fasce, bisogna riconoscere i meriti di una squadra che gioca molto bene e fa un calcio moderno».

Lo stesso concetto che ha tenuto banco in tv alla «Domenica Sportiva», dove Montella era stato ospite giusto una settimana prima. «Una squadra bella da vedere, sicura di sè, fondata su una filosofia che pur non rinunciando mai allo spettacolo sta bene attenta anche a mantenere certi equilibri» il parere, in sintesi, di Fulvio Collovati. E l’ex viola Mondonico, fra l’altro tifosissimo fin da bambino, sottolinea proprio le doti del reparto arretrato: «Difensori bravi se ne vedono diversi in giro, ma quasi sempre hanno piedi ruvidi invece quelli della Fiorentina non solo sanno fare il loro mestiere ma lo fanno benissimo, giocando un gran calcio, esattamente come centrocampisti e attaccanti».

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