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Nazione: la prova del nove

Tornano importanti i cross per il nuovo bomber (COMMENTA)

Redazione VN

Due punti in più rispetto allo scorso anno, due punte in meno, un nuovo attaccante da scoprire: la Fiorentina è un cantiere in movimento e oggi a Catania il capomastro sarà Matri, almeno in attacco, reparto svuotato dalle assenze di Rossi e Gomez. Due che non possono essere scambiati per giocatori qualunque e di sicuro, al di là del suo valore in campo, Pepito merita l’affetto particolare di tutti. Se oggi vedrà la partita, gli occhi gli si poseranno probabilmente sul nome del giocatore che indossa la maglia numero 15 del Catania: anche lui un Rinaudo, ma si chiama Fabian Andres, è argentino, e arriva dallo Sporting Lisbona. Niente a che vedere.

Gomez non è ancora stato convocato, ma la battaglia con il legamento e la «zampa d’oca» — evidentemente temibilissima — sembra avviata verso la fine. Quattro mesi sono passati fra annunci di guarigione e ritardi poco compresi, e il giocatore sembra finalmente essere avviato sulla strada (anche psicologica) del recupero.

Oggi la Fiorentina riparte dal bel gioco a salve visto a Torino e aggiunge al suo repertorio il carico di Matri: logico che tutti gli occhi siano puntati sull’attaccante arrivato in prestito dal Milan, che ancora non sapeva dell’infortunio di Pazzini, perché magari sarebbe stato meno generoso... 

Il calcio è una questione di tempi e la Fiorentina li ha scelti benissimo, chiudendo in fretta l’affare che più la preoccupava. Matri ha giocato relativamente poco nel Milan, ma alle spalle ha numeri che lo mettono al riparo dai dubbi.

E soprattutto mettono al riparo Montella dal dubbio di essere arrivato alla parte decisiva della stagione con una bella squadra che gira a vuoto laddove serve concretezza. La scossa è arrivata, la Fiorentina non dovrà perdere la sua caratteristica principale: restare se stessa su ogni campo e contro qualunque avversario, compreso il Catania che a 19 giornate dalla fine è già costretto a giocare ogni partita come se fosse uno spareggio.

Dopo quattro mesi il gioco della Fiorentina ritroverà, almeno in parte, il contributo dei cross: il rientro di Pasqual e il quasi certo utilizzo di Vargas offrono una chiave di interpretazione chiara, unita all’impiego di Cuadrado largo a destra nel 4-3-3: la Fiorentina ha alternato molti moduli (anche nel corso della stessa partita), ma il ritorno di un centravanti più o meno classico le permetterà di recuperare l’impianto di gioco pensato a tavolino durante la fase di costruzione della squadra.

A centrocampo c’è il dubbio fra Mati (favorito) e Aquilani. Un dettaglio, se intorno la squadra girerà come al solito grazie alla sapienza tecnica dei migliori. Che sono tanti, compresi quelli che vanno in panchina: Montella è stato accontentato. E da domani ci sarà anche Anderson, in attesa che la zampa d’oca, finalmente, ammaini il becco.

La Nazione