La Fiorentina torna a Verona dopo la vendemmia di tre settimane fa - scrive Angelo Giorgetti su La Nazione -. Questa volta trova il Chievo modello vintage, che gioca con mezza difesa viola del 2005 più Tomovic. Difficile fare pronostici quando di mezzo c'è il gruppo di Pioli. La seconda squadra più giovane del campionato contro quella più anziana, ma il Chievo complessivamente corre più di tutti gli altri. Dati strambi, di sicuro l’esperienza dei veneti è consolidata e i pochi cambi rispetto alla scorsa stagione riproporranno lo stesso tema: Fiorentina con identità da stabilire, avversario già in possesso di molti strumenti per gestire ogni fase della partita.
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Nazione: Fiorentina, servono uno scatto… e Simeone
Chievo esperto, viola senza paura. Classifica e morale da sostenere. L'impegno di servire meglio Simeone
Serve comunque uno scatto in campo e in classifica, essendo i viola a quota 7 dopo 6 giornate (mentre il Chievo è a 8). I due punti persi al 94' contro l’Atalanta sono un fresco dolore e Pioli ha insistito molto sul concetto dell'autostima che deve sostenere la squadra nei momenti di difficoltà; non solo quella servirà, perché avendo meno qualità nel palleggio – che in certi momenti serve per gestire gli squilibri, se non per respirare – la Fiorentina deve mantenere sempre alta l'intensità del suo gioco. Alcuni cali fisici nei secondi tempi hanno fin qui dimostrato che è difficile riuscirci. E poi c’è Simeone, da cui ci si aspetta molto di più (e lui si aspetta molti più passaggi sfruttabili).
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