Nazione: Fiorentina multi-Salah, la Salah giochi di Montella

La Nazione di oggi gioca con le parole e racconta la "nuova" Fiorentina post mercato di gennaio. Montella sembra più sereno nonostante la partenza di Cuadrado. La Fiorentina non si è rafforzata, ma ha più possibilità di cambiare il senso delle partite attraverso giocatori scelti con l'ok dell'allenatore e che portano in campo elementi d'imprevedibilità: classe (Diamanti), esperienza in area (Gilardino), velocità (Salah) in un reparto che aveva mostrato molti limiti nonostante il cinque gol messi a segno da Babacar. Montella è più sereno anche perché _ lui prudentissimo tatticamente _ ha la possibilità di cambiare non solo gli uomini, ma anche l'assetto della squadra senza rinunciare all'equilibrio che sempre ricerca, lui ex attaccante, per non sbilanciare la squadra.

Salah in questo senso è un giocatore utilissimo, lo si è visto fin dalla prima uscita. E' un attaccante divertente, sebbene vagamente scoordinato per la frenesia dei gesti: unisce velocità e cambi di direzione, si fionda come un giocatore di flipper laddove gli spazi diminuiscono. Non gli manca del resto la sfacciataggine, essendo stato acquistato per 15 milioni dal Chelsea: si suppone abbia una discreta stima di se stesse essendo stato soprannominato Messi, sia pure d'Egitto. Salah è il confine fra la Fiorentina che punta al possesso palla e la Fiorentina che punta a far male, con o senza spazi a disposizione: in questo senso la differenza con Cuadrado è evidente, perché JC11 era devastante avendo a davanti a sé molto terreno di gioco. E se piombando da dietro Cuadrado era imprevedibile per gli avversari, a volte lo era anche per i suoi stessi compagni, Gomez per primo: se ora Mario ha ripreso i connotati di un centravanti, lo si deve anche al modo in cui si sviluppa il gioco intorno a lui. Più rifornimenti laterali (Joaquin, Pasqual), più palle filtranti (Diamanti), l'opportunità di avere un partner veloce negli spazi stretti (Salah).

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