La Gazzetta dello Sport parla dell'amichevole di stasera dell'Italia contro Haiti soffermandosi su Alessio Cerci, giocatore in comproprietà tra Fiorentina e Torino e al centro di molte voci di mercato.
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Nazionale: nel 4-3-3 è l’ora di Cerci
La Gazzetta dello Sport parla dell’amichevole di stasera dell’Italia contro Haiti soffermandosi su Alessio Cerci, giocatore in comproprietà tra Fiorentina e Torino e al centro di molte voci di mercato. …
Cerci c’è perché Cesare Prandelli si fida dei frutti della professione di fede avuta da Giampiero Ventura, che non gli ha cambiato la testa, ma lo ha convinto a cambiarla. C’è perché la prossima frontiera dell’Italia è il 4-3-3 e Alessio è la rotella forse più adatta, fra quelle ancora da inserire nell’ingranaggio, per farlo ruotare bene: l’ha già fatto intuire cambiando faccia all’Italia nel secondo tempo dell’amichevole contro San Marino di dieci giorni fa. Lui quel tipo di calcio ce l’ha nel sangue e oggi pare aver imparato anche ad avere più sangue freddo: capacità di puntare l’uomo e velocità sono valori aggiunti per le integrazioni allo spartito tattico della squadra azzurra, ma anche se Cerci ha detto che non gli dispiacerebbe studiare il velocista giamaicano («La partenza in uno sprint può essere tutto, per fregare un avversario»), all’Italia non serve un Bolt con la palla al piede.
Sognando il Milan Semmai un esterno destro per completare l’attacco Balotelli-El Shaarawy, e l’idea di ritrovarsi l’anno prossimo con quei due anche in maglia rossonera è solo una suggestione in più di questi giorni, che Cerci vive con il cuore un po’ in tumulto. Fare come se il mercato non esistesse? Ci proverà, fingendo che le schermaglie Torino-Fiorentina, comproprietarie del cartellino, non esistano. Intanto, giocare oggi con Haiti potrebbe dargli il pass per debuttare da titolare nella Confederations, domenica contro il Messico, e sarà un bel distrarsi.
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