È stato un concorso di cause a determinare la morte improvvisa di Riccardo Magherini, l’ex calciatore di 40 anni colpito da arresto cardio-respiratorio mentre veniva arrestato dai carabinieri la notte del 3 marzo in Borgo San Frediano, al culmine di una drammatica crisi di panico. Ad ucciderlo non è stata solo la cocaina, che quella sera Riccardo aveva assunto (ma in dosi non letali), né soltanto lo stress scatenato dalla crisi di panico, con accelerazione cardiaca e allucinazioni, ma anche una asfissia da posizione o da compressione. Nel verbale sottoscritto dai consulenti tecnici del pm Luigi Bocciolini, della famiglia Magherini e degli indagati si legge che le cause della morte dell’ex calciatore sono «legate a un meccanismo complesso di tipo tossico, disfunzionale cardiaco e asfittico». Su tali cause «le parti si sono dichiarate concordi». Il verbale è stato sottoscritto, al termine di una riunione che si è tenuta giovedì pomeriggio all’istituto di medicina legale dell’università, da tutti gli specialisti presenti, molti di loro docenti universitari. (La Repubblica)
stampa
Morte Magherini: un concorso di colpe
È stato un concorso di cause a determinare la morte improvvisa di Riccardo Magherini, l’ex calciatore di 40 anni colpito da arresto cardio-respiratorio mentre veniva arrestato dai carabinieri la notte …
© RIPRODUZIONE RISERVATA