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Montella: rivoluzione in tre mosse

Gli ultimi tre arrivi possono subito scombussolare le gerarchie

Redazione VN

 IN TRE SCALPITANO. E forse sono già pronti a tuffarsi nella mischia. L’ultima parola però spetterà al preparatore atletico che nelle prossime ore farà il punto con Vincenzo Montella e gli dirà chi, fra Toni, Migliaccio e Llama, domenica pomeriggio, potrà prendersi una maglia da titolare.

Cominciamo dall’attaccante. Che Toni abbia una voglia matta di ricominciare a giocare e soprattutto di segnare non è certo un segreto. Rispetto alla trasferta di Napoli, la certezza è che Lucagol sarà convocato per il match con il Catania. Poi... poi toccherà a Montella capire se sarà meglio sfruttare da subito (e quindi dal primo minuto) l’autonomia ridotta del bomber, una quarantina di minuti, oppure puntare sul suo inserimento a partita in corso e lanciare uno fra Ljajic e El Hamdaoui come spalla di Jovetic. L’eventuale innesto di Toni, dato da non sottovalutare, avrebbe poi anche un forte impatto mediatico, visto come è stato accolto dai tifosi viola il ritorno a Firenze del centravanti.

DALL’ATTACCO alla linea mediana. Montella potrebbe essere tentato dall’utilizzare subito Migliaccio e Llama come elementi destabilizzanti per gli schemi del Catania. I titolari, al momento, sono Cassani e Pasqual, mentre — a destra — Cuadrado potrebbe ripartire dalla panchina.

Migliaccio, dicevamo, può rivelarsi un elemento molto utile, sia in fase di copertura, sia in fase di spinta. Prendiamo l’azione nell’amichevole con l’Al Nasr che si è conclusa con la rete di Toni. La galoppata sulla corsia di destra dell’ex Palermo è stata decisiva, come decisivo è stato l’assist per l’attaccante.

Non solo. Migliaccio è un giocatore ruvido e da utilizzare anche come interdittore, soprattutto contro un avversario ’leggero’ come può essere il Catania che sta per arrivare al ’Franchi’.

Infine Llama. Il suo arrivo proprio dal club siciliano coincide con la volontà dell’allenatore viola di poter alternare situazioni legate ad esigenze di maggiore copertura (spazio a Pasqual) e un aiuto concreto alla spinta d’attacco (via libera, appunto, a Llama).

LA CONDIZIONE atletica dell’argentino è considerata ottimale. In pratica, il giocatore potrebbe non avere tutti e 90 i minuti nelle gambe, ma può tranquillamente iniziare una partita dall’inizio, per poi fare spazio al compagno di reparto nella seconda parte del match. Toni, Migliaccio e Llama, dunque, senza trascurare un altro giocatore, ovvero Fernandez che una volta raggiunta la condizione ottimale non è certo da considerare una ’semplice’ riserva. Montella conosce bene il valore e le qualità del centrocampista arrivato dal Portogallo, da sfruttare (eventualmente) come alternativa a uno fra Romulo e Borja Valero, ora che Aquilani è costretto a rimanere fuori per almeno le prossime due partite.

la Nazione