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Montella: “L’appetito vien mangiando. Abbiamo giovani molto bravi”

Il tecnico viola dopo la grande vittoria con il Real: “Non ho mai pensato di perdere Cuadrado”

Redazione VN

MONTELLA ha le mani in tasca e l’occhio sospettoso, fa questo effetto battere il Real? Lampeggia una specie di sorriso nel sottosuolo dello stadio Naradowny, dove l’allenatore viola incrocia i cronisti fiorentini. Qualche minuto a tu per tu per capire come la pensa Montella a due settimane dall’inizio del campionato: c’è una metafora sartoriale che merita, fra le altre, un’attenzione specifica. Montella non parla mai a caso. «E’ stata una bella vittoria — dice recuperando il ciglio indurito — e noi dovremo essere molto intelligenti a gestire questo momento di entusiasmo. Ho sempre pensato che l’importante sia non perdere l’equilibrio».

Sembra che questa Fiorentina giochi con lo smoking...

«Eh, lo smoking... Stiamo ingrassando e forse la stoffa potrebbe anche non bastare. D’altra parte l’appetito vien mangiando e noi abbiamo sempre avuto fame. Personalmente anche io mangio di più, prima riuscivo a rinunciare con maggiore facilità e ora è più difficile. E questo precampionato ci sta stimolando la fame».

Gomez è di nuovo decisivo e centrale nel progetto.

«Sì sta crescendo, ma può fare molto, molto di più. La sua storia parla per lui e siamo noi che dobbiamo prendere esempio da lui e non il contrario».

Che cosa ha pensato dopo il gol di Ronaldo dopo 4 minuti? La Fiorentina era sbilanciata in avanti....

«Meglio che queste cose succedano in partite amichevoli, perché così possiamo imparare o ricordarci meglio le cose da fare. In quella situazione specifica eravamo posizionati male e abbiamo preso gol dopo un nostro calcio d’angolo».

Borja trequartista ma non solo....

«E’ un giocatore completo in tutti i ruoli, la sua caratteristica principale resta secondo me quella di saper leggere le situazioni in anticipo. E si vede benissimo quando gioca, lui sa sempre dove stare».

Perdere adesso Cuadrado sarebbe peggio rispetto ad averlo perso qualche mese fa?

(Montella sorride) «Ah, dite perché così la società avrebbe un alibi per non investire su un sostituto altrettanto forte? A parte gli scherzi, io non ho mai pensato di perdere Juan, per me c’era prima, c’era ora e ci sarà in futuro. Anche se confermo che non mi fascio la testa prima di essermela rotta e non penso continuamente a come andrà a finire questa storia».

Se dovesse restare, quale sarebbe il suo ruolo? Come esterno, seconda punta o addirittura come laterale destro di difesa?

«Uno come lui può giocare in tutti i ruoli. Esterno e anche dietro le punte. Anche da terzino destro, ma in una squadra molto, molto forte che ha un livello altissimo di possesso palla».

Quest’estate avete fatto un precampionato importante... Anche i giovani si sono messi in evidenza...

«Mettiamoci d’accordo sulla parola giovani, anche il Real ne ha parecchi... Io insisto sul concetto della qualità e poi giovane per me è chi ha poca esperienza, almeno a un certo livello. I nostri ragazzi stanno crescendo, anche noi ne abbiamo di bravi. E alcuni anche di molto bravi».

Avete festeggiato in modo particolare dopo la vittoria contro il Real?

«Non mi vengono in mente aneddoti o battute... Personalmente io alla fine parlo sempre pochissimo con la squadra, soprattutto quando si vince faccio solo i complimenti. Semmai è quando si perde che ho qualcosa da dire...».

ANGELO GIORGETTI - LA NAZIONE