Lorenzo D'Amato, il suo primo allenatore ai tempi dell'Usd San Nicola, lo ricorda così. Con il caschetto biondo («ho una foto qui davanti a me»), quando in paese Vincenzo Montella veniva chiamato «Agostinelli» (come il centrocampista del Napoli anni Ottanta, che nel 2003 — e solo per poche giornate — guidò gli azzurri sulla panchina). D'Amato probabilmente domani sarà uno dei pochi che a Castello di Cisterna tiferà per l'Aeroplanino: «Finisce tre a due per la Fiorentina, ne sono sicuro».
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Montella, la partita più difficile
Il suo paese gli chiede di far vincere Cavani e compagni
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«Sarà una partita delicata, importante — dice Aniello Rega, medico, presidente dell'Usd San Nicola e sindaco fino a un anno e mezzo fa — soprattutto perché la Fiorentina non sta attraversando un buon momento, ma si riprenderà ne sono certo. Con Vincenzo ci siamo visti a Natale per gli auguri ed è molto contento per quello che sta facendo a Firenze». Il risultato finale? «Sono tifoso del Napoli — risponde — quindi spero che vinca. Non penso che per la Fiorentina si tratti dell'ultima possibilità per rimanere legati alla Champions League. Fino tre giornate fa anche noi eravamo a dieci punti dalla Juve, e ora invece... Piuttosto mi auguro che il Napoli vinca lo scudetto e che la Fiorentina raggiunga il terzo posto. Sarebbe un trionfo per tutti».
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Clemente Sorrentino è l'attuale sindaco di Castello di Cisterna, ma lo è stato anche tra il 1990 e il 2000, proprio negli anni dell'esplosione del Montella calciatore: «Gli voglio bene come un figlio — racconta — e spero che in futuro raggiunga tutti i successi possibili, però domenica deve vincere il Napoli. Lui è giovanissimo, ha cominciato da poco a fare l'allenatore e ha tutto il tempo per rifarsi».
Corriere Fiorentino
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