Montella, il mago delle trasferte: fuori casa è una Fiorentina schiacciasassi

In trasferta la Fiorentina di Montella va forte. Anzi, fortissimo. Ventotto vittorie su cinquantacinque partite tra Europa, campionato e coppa Italia. Roba da grande squadra - scrive La Repubblica -. Soprattutto nelle coppe europee, dove le formazioni italiane fanno fatica e dimostrano tutti i limiti del nostro calcio. La Fiorentina no. Pur tra mille problemi e difficoltà, in questi anni è riuscita a dare un segno tangibile di crescita, soprattutto di mentalità. Montella è riuscito a lavorare sulla testa della sua squadra, a darle un’identità. La Fiorentina ci prova sempre, non ha timori, fa il suo calcio e basta. A volte va bene, altre no, però è sempre sé stessa. Del resto è proprio questo che voleva Montella, costruire una squadra che avesse un timbro di gioco e che riuscisse ad affrontare chiunque senza porsi limiti caratteriali. Una squadra spavalda e aggressiva però al tempo stesso equilibrata e lucida.

L’idea di gioco di Montella funziona, indipendentemente da chi va in campo. Nelle partite europee il tecnico ha sempre cambiato tanto. Giovedì sera a Guingamp c’erano dieci giocatori nuovi rispetto alla partita con il Verona, segno evidente che il gruppo, almeno come mentalità, è cresciuto insieme e che anche rimescolando i giocatori il senso della squadra non cambia. Una rivoluzione rispetto a qualche anno fa. Ai tempi di Prandelli le trasferte erano un tabù. Un blocco alla crescita del progetto, che però in casa andava a mille. Con Montella il concetto si è ribaltato. La Fiorentina ha colmato il gap in trasferta però fa fatica al Franchi. "Se riusciamo a equilibrare le due cose diventiamo perfetti", ha commentato sorridendo il tecnico viola a Guingamp. E non è finita qui. Domani a Cagliari il tecnico insegue un’altra vittoria in trasferta, la numero ventinove. La storia continua.

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