Gli esami non finiscono mai, nemmeno in vacanza. Reduce dal trionfo di Palermo, protagonista di una stagione fino a questo momento entusiasmante, ormai abituata a frequentare l’alta classifica con una media punti da qualificazione in Champions League, la Fiorentina a questo punto dipende solo da se stessa. Ecco perché Montella, salutando i giocatori sabato sera, ha augurato a tutti: «Buone feste, ma con moderazione». E la raccomandazione non è affatto banale, come potrebbe sembrare a prima vista. Questa squadra è fatta di giocatori giovani, con una sacrosanta voglia di vivere e di divertirsi, giocatori che in certe circostanze hanno sì dimostrato di essere professionisti maturi e consapevoli ma dietro c’era sempre qualcuno che li guidava con mano autorevole e sicura: nessuno sa ancora cosa potrebbero combinare a briglia sciolta. Ed è per questo che le anche le vacanze, per loro, diventano un vero e proprio esame di maturità.
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Montella dà i compiti per le vacanze
La scelta del tecnico premia e responsabilizza i giocatori viola
Esame a cui Montella tiene così tanto, che ha concesso alla squadra due giorni di riposo in più. Decisione più unica che rara, di solito gli allenatori riprendono a lavorare prima del 31 per evitare il rischio di bagordi la notte di Capodanno ed è quanto dovevano fare anche i viola, in un primo momento convocati per il 30. Con questa sottigliezza psicologica invece il tecnico raggiunge due obiettivi: da una parte gratifica i suoi ragazzi per quanto fatto finora, dall’altra li chiama ad una grande prova di responsabilità. E conoscendolo, se qualcuno sgarra per leggerezza o incuria povero lui. Nessun viaggio esotico, dunque, con trasferte logoranti. Quasi tutti i viola passeranno il Natale in famiglia. (...)
Laura Alari - La Nazione
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