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Montella, dura imitare il Barcellona. Ma in contropiede il Milan è letale

L'analisi tattica de La Repubblica sul Milan di Montella

Redazione VN

Come si legge su Repubblica in edicola stamani Berlusconi, "amante del bel giuoco" ha scelto Montella per mettere in pratica la filosofia del tiki taka. Possesso palla, dominio sugli avversari, sempre e comunque col pensiero rivolto alla porta avversaria. Per farlo, però, servono i giocatori adatti. Un conto, per intendersi, è avere Aquilani, Pizarro e Borja Valero. Un altro è ritrovarsi con Kucka, Bonaventura e Montolivo. Con questi è dura imitare il Barcellona. Vincenzino lo sa, e sta costruendo qualcosa di diverso. Difesa bassa, linee compatte e contropiedi a cento all’ora. Un’idea intelligente, anche e soprattutto se davanti hai gente come Bacca e Niang. Centometristi prestati al pallone capaci come pochi di attaccare gli spazi. La Fiorentina, quindi, si troverà davanti un avversario molto diverso da quello che tutti immaginavano. Senza dimenticare però che il Milan a tratti è capace di trasformarsi. In certi momenti infatti, i rossoneri aggrediscono alti, senza aspettare nella propria metà campo. Servirà, quindi, una grande attenzione nella lettura delle situazioni. Difensori e centrocampisti, in particolare, dovranno capire quando ricercare il fraseggio e quando, al contrario, saltare il centrocampo per evitare il pressing. Il primo errore da non commettere sarà proprio questo: farsi rubar palla in fase di costruzione. È in quel momento che il Milan diventa letale. E poi la cura dello spazio davanti a Tatarusanu. Lasciarne troppo significa consegnarsi alla velocità di Bacca, Niang e alle verticalizzazioni di Suso e per questo, forse, Sousa chiederà ai suoi di abbassare i blocchi, evitando di alzare troppo la linea