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Montella: “Adesso la priorità è il risultato”

“Mi piacerebbe allenare Rooney e Mario Gomez” (COMMENTA)

Redazione VN

Il Corriere Fiorentino ha intervistato in esclusiva mister Vincenzo Montella. Vi proponiamo alcuni passaggi dell'articolo a firma Ernesto Poesio:

La sosta di campionato arriva in un momento positivo. Avrebbe preferito giocare?

«Era programmata da tempo e quindi avevamo impostato il lavoro di conseguenza. Venivamo da un periodo di vittorie importanti, ma anche da un dispendio di energie nervose forse esagerato, sicuramente notevole. Quindi alla fine questa sosta è stata positiva. Per questo alla ripartenza non avremo nessun alibi. Da lunedì (oggi, ndr) quando ripartiamo avremo un mini torneo davanti. Adesso tutto conterà in modo diverso».

In che senso?

«In questo momento invece deve prevalere solo il risultato perché siamo agli sgoccioli e siamo in tanti in un fazzoletto».

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Quali singoli possono crescere?

«Ce ne sono tanti che possono migliorare. Ljajic per esempio può fare di più sia come continuità che come concretezza. Lo stesso discorso può essere fatto per Cuadrado che deve cercare di essere più pratico. E poi Aquilani che sta disputando una grande stagione, ma che può migliorare in continuità».

A proposito di Ljajic, nelle ultime settimane è stato lui l'uomo copertina. Lei è l'unico che è riuscito a farlo esplodere davvero, chiedendogli perfino compiti di copertura come a Roma. Come ci è riuscito?

«Credo che i meriti siano principalmente suoi, ma l'organizzazione di squadra aiuta molto quando si è giovani e si ha bisogno di trovare una stabilità sul posto di lavoro. L'ambiente lo ha aiutato e lo sta aiutando, poi naturalmente ci sono le sue capacità e la sua tecnica. Ma ha anche capacità atletiche e di resistenza importanti, quindi non fatica a fare quello che sta facendo. È tutto nelle sue corde».

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Capitolo Champions: perché sì e perché no?

«Il nostro obiettivo al momento è quello di non crearci illusioni. Tutto è ancora aperto, possiamo ottenere il massimo oppure restare con niente in mano. Ma se anche accadesse non significherebbe aver sbagliato la stagione. Dipende molto da noi, adesso siamo in Europa e intanto manteniamo questa posizione. Alla Champions ci credo certo, ma sono anche realista. Dipende da queste partite e da come le affronteranno i nostri avversari».

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Anche Jovetic sembra così...

«È vero, in questo è simile a me. Lo vedo molto ambizioso, molto competitivo. Anche dopo una doppietta importante non si accontenta e il martedì alla ripresa degli allenamenti è già lì che si allena pensando alla domenica successiva, a come fare ancora meglio».

Presto probabilmente le chiederà un parere per il suo futuro. Cosa pensa che accadrà a giugno?

«Potrebbe anche essere prevedibile che possa avere ambizioni diverse ma non perché la Fiorentina gli stia stretta, ma perché un giocatore a una certa età magari ha voglia di giocare anche altre competizioni».

Per Montella invece la Fiorentina che cos'è?

«Una dimensione che mi sta bene, mi dà la possibilità di esprimere le mie idee, il mio modo di allenare. Naturalmente anche a me piacerebbe avere 10 campioni o poterli scegliere sul mercato ma so benissimo che si può fare bene anche con il nostro budget, lavorando sul campo. Certo è più facile vincere potendo comprare tutto o quasi tutto».

E se ne uno però lo potesse prendere chi sceglierebbe?

«A parte gli scherzi sono tanti i grandi giocatori, ma sicuramente Rooney mi piace molto, così come Mario Gomez. E insieme sarebbero anche una bella coppia...».

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L'intervista completa sul quotidiano in edicola